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Culture
Sorgenia, 8 marzo: apre oggi al pubblico la mostra “Ri-belle”

La mostra “Ri-belle”, 21 autoritratti di donne, sarà visitabile gratuitamente per tutti i weekend di marzo nella sede di Sorgenia dalle ore 15 alle 20.

Apre oggi, nella giornata della festa della donna, la mostra organizzata la mostra "Ri-belle”, che ha ottenuto il patrocinio dell’Ordine dei Giornalisti. Si tratta di una serie di autoritratti realizzati da alcune donne in uscita da situazioni di violenza e maltrattamento che hanno messo su tela ricordi, emozioni, paure, desideri, speranze.

Il progetto è un altro tassello che si va ad aggiungere alle iniziative messe in campo dalla prima digital energy company italiana nel mondo del sociale e in particolare nella campagna per dire basta alla violenza contro le donne.

Sorgenia ha infatti lanciato lo scorso novembre l’hashtag #sempre25novembre e con il contributo di Bebe Vio e di molti atleti e personaggi famosi che hanno aderito al progetto, ha chiesto alle persone di sostenere questa iniziativa sui canali social facendosi una foto con il numero 25 e l’hashtag della campagna. Da parte sua l'azienda, per ognuna delle immagini postate, si è impegnata a devolvere 1 euro a La Grande Casa scs onlus. Il ricavato ha fatto sì che la Grande Casa accompagnasse al lavoro ed a una più piena autonomia sette donne in uscita da situazioni di violenza.

L’Amministratore Delegato di Sorgenia, Gianfilippo Mancini, ritiene che aziende come Sorgenia abbiano una responsabilità sociale: “Ce la sentiamo addosso questa responsabilità – ha dichiarato Mancini ad Affaritaliani.it – cerchiamo di fare la nostra parte per aiutare chi ci sta intorno. Crediamo che le imprese abbiano l’obbligo di fare un passo avanti e uscire dal cono d’ombra di indifferenza nel quale per troppi anni si sono nascoste. Il tema della violenza contro le donne ci tocca da vicino come credo debba toccare tutte le persone sensibili, tutti gli italiani. È una piaga sociale che non ha una risposta semplice. La risposta in realtà parte proprio da iniziative e azioni come questa, dalla consapevolezza e dalla voglia di ingaggiarsi e impegnarsi nel combatterla”.

VIDEO - Mancini (Sorgenia): "Aziende come noi hanno una responsabilità sociale"

Il direttore de La Grande Casa scs onlus, Liviana Marelli, ha raccontato ad Affaritaliani.it che la mostra "Ri-belle" è frutto di un laboratorio costruito insieme alle donne e alle educatrici, “un’opportunità che abbiamo voluto offrire alle donne accolte nelle nostre case rifugio – ha detto Marelli - perché avessero la possibilità di raccontarsi attraverso la modalità dell’arte, con le educatrici al fianco, ma senza pensare di doversi raccontare per forza. È stato un momento davvero liberatorio durante il quale le donne hanno scelto di dire qualcosa di sé. Il prodotto del laboratorio sono questi quadri, belli e leggeri, di cui le donne sono molto orgogliose anche perché hanno potuto vedersi da un altro punto di vista, hanno scoperto delle cose di sé e le hanno comunicate.

VIDEO - Marelli (La Grande Casa): "Un momento liberatorio e un bel risultato"

Il fine del laboratorio, come ha spiegato Elisabetta Reicher ad Affaritaliani.it, era far realizzare alle donne un’opera bella e concreta, creare qualcosa che avesse anche uno spessore fisico. L’artista ha dunque proposto dei telai dal formato 30x30 da approcciare con la tecnica del collage, proprio perché le donne non pensassero di dover possedere delle competenze tecniche. Il collage è infatti una tecnica che permette di scegliere in totale libertà soggetti e materiali. Una donna, ad esempio, ha scelto l’ecografia e la prima lettera in arabo scrittale dal figlio. L’oggetto bello che Reicher aveva intenzione di far produrre alle donne “necessitava un soggetto importante tanto quanto le storie di queste signore e una tecnica fattibile. Per la scelta del soggetto – ha raccontato l'artista ad Affaritaliani.it- ho proposto un autoritratto. Io non conoscevo le signore e non conoscevo le loro storie; in questo modo loro erano libere di interpretare loro stesse senza una guida, senza che io dovessi tirar fuori da loro aspetti che conoscevo e che credevo fossero importanti. Non puntavo all’iper realismo, a un disegno fatto bene, volevo che rappresentassero sé stesse attraverso immagini a loro care: strappi di giornali, canzoni, fotografie”.

VIDEO - Reicher (artista): "Ecco perché ho scelto l'autoritratto"

Il laboratorio è stato anche un momento per stare insieme e, come dicono le operatrici de La Grande Casa, un'occasione per raccontare, raccontarsi, ridere e piangere. Un percorso, dunque, che assume un’importanza straordinaria per queste donne, che hanno chiesto aiuto per riappropriarsi della propria identità e liberarsi da relazioni violente che hanno minato profondamente la percezione di sé stesse e del proprio corpo.

Il risultato del laboratorio è una mostra lieve, delicata, allegra ed emozionante. Nelle opere (21 autoritratti: 15 di donne seguite dalla cooperativa sociale La Grande Casa scs onlus, 5 di operatrici e 1 dell’artista) attraverso il “velo” dell’interpretazione artistica, emergono dettagli e richiami alla vita di queste donne che così permettono di intravedere la loro identità e intimità, regalando ciascuna un pezzo della propria storia.

Il progetto ha l’obiettivo di stimolare processi immaginativi e creativi attraverso un percorso artistico, nella comune convinzione che l’arte e la bellezza abbiano un importante potere terapeutico.

La mostra "Ri-belle" è visitabile presso la sede Sorgenia: via A. Algardi 4, Milano (MM Portello o Lotto), con ingresso gratuito e ai seguenti orari: l’8 marzo dalle 10 alle 13; nei weekend di marzo dalle ore 15 alle 20.



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    sorgeniasorgenia grande casa#sempre25novembremostra ri-belle sorgeniagrande casa onlus





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