Stéphane Lissner: "Sull'opera francesi migliori degli italiani"
Stéphane Lissner, direttore teatrale francese, si racconta. Dal 2005 al 2015 è stato sovrintendente e direttore artistico del Teatro alla Scala
Dopo un mese di dicembre da record di dicembre con 100.000 biglietti venduti per gli spettacoli della danza, il direttore dell'Opera di Parigi Stéphane Lissner, ex sovrintendente della Scala, si racconta in un'intervista a Le Figaro.
Proprio quando pensavamo che fosse alla fine della sua carriera come direttore d'opera al Teatro alla Scala di Milano, un decreto gli ha permesso di prendere le redini dell'Opera di Parigi, senza che il limite di età glielo impedisse. A 63 anni eccolo a capo dell'istituzione parigina dove rimarrà fino al 2021, sotto gli occhi della critica di cui l'opera scatena accese passioni. Ma dopo il Théâtre du Châtelet, il Festival di Aix e La Scala, è un professionista che ha imparato a navigare tra le insidie.
Differenze tra la Scala di Milano e l'Opéra di Parigi? "A Parigi c'è più esperienza, sicuramente una delle più solide al mondo. E poi il pubblico milanese si emoziona solo per la musica italiana, è molto conservatore da questi punto di vista. Sguardo rivolto al passato, e unicamente al 19esimo secolo". Un'esperienza che, però, gli ha permesso di entrare in contatto e stringere rapporti con molti professionisti del settore: sceneggiatori, direttori d'orchestra, solisti...