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Economia
Borsa, 100€ investiti nel 2008? Ora 169. Quanto rende Milano. Amplifon al top

Un rendimento del 5% medio annuo da fine 2008. Questo il bilancio dell'ultimo decennio per Piazza Affari, secondo quanto emerge dalla 73esima edizione di "Indici e dati" dell'Area studi di Mediobanca. Cento euro investiti in Borsa nel 2008 sarebbero quindi diventati oggi 169 euro, vale a dire meno di quanto avrebbe fruttato un analogo investimento in Btp (176,3 euro). Il listino milanese, inoltre, non ha ancora superato la ferita inferta dalla crisi del 2008, tanto che se spostiamo il momento dell'ipotetico investimento iniziale all'inizio di quell'anno, i 100 euro si ridurrebbero oggi a 89 euro.

GLI AUMENTI DI CAPITALE/ Nell'ultimo decennio le societa' quotate a Piazza Affari hanno raccolto 95 miliardi in ricapitalizzazioni. Di questa cifra, il 70% e' andato alle banche (il 26% all'industria) e il 29% alla sola UniCredit. Un altro 19% e' andato a Mps, l'8% all'Enel, il 7% a Intesa Sanpaolo, il 6% a Banco Bpm e il 4% a Saipem. Il massimo storico di aumenti si e' toccato nel 2017 (22,6 miliardi). Nel decennio, in ogni caso, le banche hanno perso peso in termini di capitalizzazione, scendendo al 20% dal 26% e cedendo spazio al settore industriale (al 70% dal 63%). Sostanzialmente stabili le assicurazioni (oggi al 10% dall'11% di dieci anni fa). 

Guardando la classifica dei listini mondiali per rendimento, Milano e' al 28esimo posto e supera solamente Lisbona (+4,1% medio annuo) e Madrid (+3,3%). A guidare la graduatoria e' Bangkok (+21,1%), seguita da Nasdaq (+20,3%) e Taiwan (+15,6%).

Il Nyse e' al nono posto (+12,8%), mentre gli altri principali listino europei hanno rendimenti comunque doppi rispetto a Milano: Londra e' 16esima (+10,7%), Parigi 19esima (+10,2%) e Francoforte al 20esima (+10,1%). Analizzando piu' nel dettaglio la performance dei titoli quotati a Milano, tuttavia, si mette in luce il segmento Star, che con un rendimento del 15,6% medio annuo sarebbe di fatto al terzo posto alle spalle solamente di Bangkok e Nasdaq. 

Amplifon è la regina di rendimento a Piazza Affari nell'ultimo decennio, mentre dal 1938 a oggi Generali e Caltagirone si confermano gli unici due titoli a battere l'inflazione. Dal 2008 a fine settembre 2019 Amplifon ha reso il 36,9% medio annuo ed e' seguita in classifica da De' Longhi (+31,1%), Banca Generali (+30%), Brembo (+29,5%), Reply (+29%), Recordati (+28,8%), Txt E-Solutions (+25,8%), La Doria (+25,4%), B&C Speakers (+23,3%) e Diasorin (+23,2%).

Sono 68 i titoli, sui 177 quotati per l'intero periodo (poco meno di 4 su 10), ad aver reso più del Btp, mentre il rendimento è stato positivo per 6 titoli su 10 (102 su 177). Tra le prime 25 società per rendimento quasi il 60% appartiene al segmento Star.

Allargando l'orizzonte di analisi, Mediobanca conferma che dal 1938 a oggi solo Generali (+14,1% medio annuo) e Caltagirone (+10,9%) hanno battuto il +9,9% dell'inflazione. Tra i titoli presenti (pur con diverse incarnazioni) a Piazza Affari da allora, Intesa Sanpaolo, Cir e Leonardo fanno segnare tutte +8,7%, Italmobiliare +7,8%, Aedes +7,8%, Mittel +7,1%, Telecom Italia (ex Stet) +6,8%, Telecom Italia (ex Sip) +6,6%, UnipolSai (ex La Fondiaria Vita) +6,6% e UnipolSai (ex La Fondiaria Incendio) +5,1%. 

 

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Per la media dei titoli Star, quindi, 100 euro investiti a fine 2008 sarebbero diventati 476. Ripartendo le societa' in base alla dimensione, poi, prevalgono le 70 societa' a media capitalizzazione, con un rendimento medio annuo del 10,7%, che si traduce in 299 euro finali, mentre le Top 30 registrano un +4,2% medio annuo (155 euro dai 100 di inizio periodo).

Quanto ai settori, il più redditizio è l'investimento in titoli industriali: +9,1% medio annuo per 255 euro finali, esito superiore a quello delle società assicurative (+3,6%, i 100 euro investiti aumentano a 146) e ancor piu' a quello delle banche (-4,5%, i 61 euro finali equivalgono a una riduzione vicina al 40% dell'importo di un decennio prima).

Nella classifica della capitalizzazione, Enel ed Eni sono le regine di Piazza Affari. Rispetto a fine 2008, Enel guadagna cosi' due posti (era terza), mentre Eni ne perde uno abbandonando la prima posizione. Al terzo posto c'e' Intesa Sanpaolo (era seconda), al quarto e al quinto Generali e UniCredit (invariate).

Chiudono la top 10 Atlantia (era nona), Snam (era ottava), Poste Italiane (non era quotata), Terna (era 19esima) e Telecom Italia (era sesta). Escono invece dalle prime dieci posizioni Mps (dieci anni fa era settima, oggi 51esima) e Ubi Banca (dal decimo al 38esimo posto). 

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