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Economia
A Linkontro in scena l'agilità 4.0. Su uno sfondo economico che torna positivo
Un momento della seconda giornata de Linkontro, dedicata al tema dell'agilità in tutte le sue declinazioni.

Alla seconda giornata de Linkontro si parla di agilità e di Industria 4

 

Seconda giornata di lavori a Linkontro, l'appuntamento sui trend nel grande consumo. Al centro del dibattito il tema dell'agilità richiesta da mercati e consumatori in mutamento, nelle sue numerose declinazioni. Ha aperto la giornata un'analisi della situazione economica di Francesco Daveri,  professore di Politica economica all'Università Cattolica di Piacenza: “Nonostante tutto l'economia va. Sono arrivate tante bollicine dalla politica: la Brexit, l'elezione di Trump, il no al referendum, il rischio Le Pen. Ma nonostante tutto l'economia e le borse hanno tirato diritto. Per il futuro l'Fmi prevede stabilità e crescita. Gli Usa accelereranno, il Regno Unito va avanti come se niente fosse. Per l'Eurozona si attende un più 1,7, per l'Italia 0,8, la Cina continua a crescere un ritmo del 6-7% che continua a essere basata sui bassi costi del lavoro, e hanno ancora un bacino di centinaia di milioni di persone nelle campagne. La borsa americana cresciuta pure un po' troppo, sono andate bene le borse di tutto il mondo. L'orizzonte economico positivo è una buona notizia, l'agilità serve ancora però meno di qualche anno fa. Nel 17/18 pil e inflazione tornano all'1%, l'inflazione a causa della crescita del petrolio di circa il 29%. Anche il rapporto debito/pil è atteso in calo dal 2,4 nel 2016 al 2,1 del 2017 all'1,2 del 2018, anche se Francia e Spagna sono al 4. Il ritorno dell'inflazione da un lato è una buona notizia, perché le aziende possono gestire le inefficienze aumentando i costi, ma si inverte la forbice prezzi salari dopo 43 mesi consecutivi. Gli  investimenti delle imprese di oggi sono al livello 1997 anche se è tornato il segno più, l'export è al massimo ma molto viene dalla rete globale, non dal distretto locale. Le conseguenze sulle aziende e le famiglie: il fatturato sale del 2% per effetto combinato di crescita e inflazione; scende il costo del lavoro sugli utili; c'è un limitato aumento dei redditi familiari ma un calo del potere d'acquisto dei salari; inalterata la sostenibilità del debito pubblico, non siamo nel 2012. insomma c'è bisogno di tanta agilità per ragioni tecnologiche, ma visto il fronte economico ne serve un po' meno”.

 

Alla seconda giornata de Linkontro si parla di agilità e di Industria 4. Le parole di Angelo Trocchia, ad Unilever Italia

 

“Due anni fa abbiamo iniziato un percorso, abbiamo preso tutto il management e l'abbiamo guidato in un percorso di digitalizzazione culturale. Prima bastavano 30 secondi in tv, l'anno scorso abbiamo lanciato un nuovo brand solo sul digitale. Il cornetto l'abbiamo messo su youtube. Abbiamo organizzato eventi sul territorio a seconda delle condizioni meteo. È qualcosa che parte dall'interno: non esiste più una strategia comune, ogni brand stabilisce sua strategia. Insieme a Facebook abbiamo lanciato il primo progetto in Italia tramite Messenger su Fissan, creando un dialogo con un software di intelligenza artificiale che dà risposte sempre più precise autocorreggendosi. In 20 giorni abbiamo avuto 25mila conversazioni di 4 minuti in media” ha detto Angelo Trocchia, ad di Unilever Italia

 
Alla seconda giornata de Linkontro si parla di agilità e di Industria 4. Le parole di Alessandro d'Este, presidente e ad di Ferrero commerciale Italia

 

“L'agilità è la capacità di cambiare, una capacità dell'essere umano, ma anche delle relazioni commerciali. È ascoltare, mettersi in discussione, prendere coraggio e prendere delle decisioni, è l'attitudine di correggersi. Ferrero per esempio ha fatto allestimenti ad hoc nei punti vendita: ci lamentiamo del fatto che i consumatori comprano poco, ma dobbiamo essere capaci di creare un ambiente che coinvolge e emoziona, come succede nei mercatini di Natale. Noi l'abbiamo fatto nella campagna di Natale dell'anno scorso: 5mila punti vendita con un collegamento con i monumenti locali. Sono stati scattati 250mila selfie e abbiamo registrato un aumento dei fatturati tra il 15 e il 20%. Abbiamo anche reso uniche 7 milioni di confezioni di Nutella, usando in modo massiccio i social con personaggi per lanciare l'operazione, e abbiamo aumentato le vendite del 20%. A differenza di quanto avveniva un tempo il consumatore si sta sempre più individualizzando” ha detto Alessandro d'Este, presidente e ad di Ferrero commerciale Italia.

 
 
Alla seconda giornata de Linkontro si parla di agilità e di Industria 4. Le parole di Elio Catania, presidente di Confindustria digitale, su Industria 4.0

 

 

Elio Catania, presidente di Confindustria Digitale, ha parlato di Industria 4.0: “Get agile è un titolo centratissimo in tema di tecnologia, innovazione, ripresa. Quando parliamo di industria 4.0 parliamo di come ridisegnare l'economia del Paese, la capacità delle imprese di competere, di sopravvivere; di dare ai territori la forza che storicamente non hanno. La brutta notizia è che siamo fortemente indietro, la buona notizia è che ci siamo resi conto della situazione. Dobbiamo capire con quale velocità possiamo recuperare il gap degli investimenti. Abbiamo 25 miliardi di investimenti in meno per anno, abbiamo iniettato meno innovazione per 300 miliardi di euro. Non abbiamo colto il valore strategico di queste tecnologie, che hanno una tale pervasività in azienda da cambiare completamente i parametri con cui si fanno affari. I tempi del ciclo del business si sono accorciati molto, i tempi sono fondamentali per competere ma anche per sopravvivere, altrimenti la concorrenza ti porta via anche il 30% del mercato. Ci sono due Italie, una che ha saputo cavalcare le innovazioni, anche nella ceramica e nell'agricoltura oltre che nella meccatronica, e ha trovato spazi, mercato, export, margini, occupazione. Dietro questi casi di successo c'è il nome di un uomo o una donna che ha capito di dover prendere in mano la trasformazione. Ma solo il 10% delle aziende hanno un livello di digitalizzazione che le mette al riparo, e l'83% delle Pmi nel 2015 non aveva il sito web”.
 

Alla seconda giornata de Linkontro si parla di agilità e di Industria 4. Le parole di Federico Sargenti, ad di Supermercato 24, sulla spesa al supermercato on line

 

"I consumatori sono pronti ad effettuare acquisti on line anche nel settore food, ma, in molti casi, l’offerta non si è ancora adeguata alla domanda. Allo stesso tempo la tecnologia sta abituando il consumatore alla gratificazione istantanea e ad avere aspettative sempre più alte come: consegna in poche ore, assortimento ampio, esperienza web veloce e personalizzata. Il cambiamento è veloce. Get agile nel largo consumo è fare ipotesi, testare, misurare, iterare, rivedere i dogmi che valgono per il fisico ma non per l'on line, aprirsi alla collaborazione con l'esterno" dice Federico Sargenti, ad di Supermercato 24.

 
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