Acciaio, chiude la multinazionale Vesuvius in Sardegna: 105 licenziamenti
La multinazionale inglese Vesuvius chiude in Sardegna: licenziati i 105 dipendenti
La multinazionale inglese Vesuvius, leader mondiale nella produzione e commercializzazione di materiali per l'industria siderurgica ha annunciato ai sindacati, durante un incontro al Mise, la decisione di chiudere entro dicembre lo stabilimento di Assemini (Cagliari) e di licenziare i 105 dipendenti. Ai rappresentanti di Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uiltec-Uil e delle Rsu e' stata comunicata anche l'intenzione di chiudere l'impianto di Avezzano (L'Aquila), con un'ottantina di dipendenti, ritenuto dai dirigenti, cosi' come quello sardo, meno competitivo ed efficiente.
Vesuvius intendere ridurre la propria capacita' produttiva e ridurre i costi, a fronte di una flessione nella produzione globale di acciaio e la chiusura dei due stabilimenti italiani e' stata presentata come "ineluttabile". "In realta' la multinazionale ha investito nello stabilimento della Repubblica Ceca lasciando indietro proprio gli stabilimenti italiani", protestano i sindacati, che ora preparano la mobilitazione. Per programmarla lunedi' mattina si terra' un'assemblea dei lavoratori convocata ad Assemini dalle 10 alle 12. "La chiusura e' inaccettabile"", afferma Giampiero Manca della Filctem di Cagliari. "La Vesuvius violerebbe in questo modo impegni al ministero lo scorso luglio, quando i responsabili aziendali avevano assicurato la volonta' di confrontarsi al tavolo con sindacati e istituzioni".