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Economia
Africa, Pechino rafforza la presa:in arrivo 60 miliardi di nuovi finanziamenti

Aiuti, investimenti e prestiti ai Paesi africani per 60 miliardi di dollari. E' la dote finanziaria che il presidente cinese Xi Jinping, in occasione dell'apertura del Forum per la cooperazione Cina-Africa (Focac), oggi a Pechino, mette sul piatto per i prossimi tre anni: 15 saranno di aiuti e prestiti a interessi zero, 20 in linee di credito, 10 per un fondo speciale per lo sviluppo, 5 per le importazioni dall’Africa e altri 10 per progetti privati delle imprese cinesi. Le risorse vanno ad aggiungersi ai 60 miliardi offerti nel 2015, utilizzati in progetti oggetto di crescenti critiche per la onerosità a carico dei Paesi cosiddetti "beneficiari".

L'annuncio e' giunto di fronte alle delegazioni e ai dirigenti di ben 53 Paesi africani, nella sessione inaugurale di una due giorni di lavori destinata a rilanciare gli impegni di collaborazione assunti nelle prime due edizioni, nel 2012 e nel 2015. L'appuntamento di Pechino appare destinato a confermare l'influenza e il ruolo della Cina a sud del Sahara, non solo come acquirente di materie prime ma anche come investitore e finanziatore.

Il focus è ovviamente sulle infrastrutture: un binario e un molo dopo l’altro Pechino sta integrando il continente nel grande progetto della Nuova Via della Seta, la rotta commerciale, sia marina che terrestre, che dalla Cina viaggia verso Occidente. Piantando bandierine rosse e aprendo cantieri in tutta l’Africa, dal porto di Djibouti alla ferrovia tra Mombasa e Nairobi.

A oggi le imprese cinesi in Africa sono circa 10mila. Come rilevato di recente dal Fondo monetario internazionale e dalla Banca mondiale, poi, negli ultimi cinque anni il debito dei Paesi africani e' raddoppiato. Se nel complesso la Cina ha in mano il 14% del debito africano, in Paesi come il Camerun si arriva al 70%. Lo scopo è di accelerare la costruzione della "One Belt, One Road initiative", la nuova via della Seta via mare e via terra annunciata cinque anni fa dallo stesso Xi. 

Xi, parlando nella Grande sala del popolo, ha sollecitato la definizione della responsabilità congiunta e della cooperazione "win-win", di mutuo beneficio, tra la Cina e l'Africa rinnovando i suoi giudizi di opposizione a "protezionismo e unilateralismo". L'edizione del Forum, al quale partecipano anche 26 organizzazioni internazionali, è intitolata "Destino comune e partenariato reciprocamente vantaggioso".

 

 

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