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Economia
Air France: bocciato accordo sui salari. Il ceo Janaillac lascia

Terremoto in Air France: dopo oltre due mesi di proteste, i dipendenti hanno respinto la proposta di accordo salariale pluriennale avanzata dalla direzione il 16 aprile scorso e sottoposta a consultazione. Immediato l'annuncio di dimissioni del ceo, Jean-Marc Janaillac, che all'esito del voto aveva legato la sua permanenza. Ha votato no il 55,44% dei 47.771 lavoratori (con contratto francese) e il tasso di partecipazione alla consultazione e' stato dell'80,33%. "Mi faccio carico delle conseguenze di questo voto e rassegnero' le mie dimissioni nei prossimi giorni al Consiglio di amministrazione di Air France e Air France-Klm", ha detto Janaillac ai giornalisti. "Al di la' delle aspettative salariali, questo voto e' la traduzione di un malessere, chiede una profonda trasformazione", ha aggiunto, "tredici giorni di sciopero e oltre due mesi di conflitto hanno indebolito Air France, compromettendone prestazioni e futuro. E' un gran pasticcio che puo' solo favorire i nostri concorrenti, indebolire le nostre alleanze e disorientare i nostri team. Sono consapevole che gli sforzi degli ultimi anni sono stati conseguiti grazie all'impegno di tutti i dipendenti. Alcune organizzazioni sindacali ritengono che questi sforzi dovrebbero essere ricompensati. E' economicamente impossibile e sarebbe soprattutto un suicidio". Il gruppo stima in 300 milioni di euro il costo degli 11 giorni di sciopero, tra il 22 febbraio e il 24 aprile. Altri quattro giorni sono previsti per maggio. La consultazione elettronica era stata lanciata il 26 aprile scorso. La proposta dell'azienda, respinta dai sindacati, prevedeva un aumento salariale generale del 7% in 4 anni (un aumento del 2% immediatamente e un incremento del 5% nel periodo 2019-2021). 

 

Soddisfatti i sindacati che considerano la loro posizione rafforzata dall'esito della consultazione e hanno confermato i due giorni di sciopero previsti per la settimana prossima (7 e 8 maggio). "Siamo felici di avere la conferma che i sindacati rappresentano ancora i dipendenti", ha dichiarato Philippe Evain, presidente di Snpl Air France, il primo sindacato dei piloti. Quanto alle dimissioni del ceo Jean-Marc Janaillac, ha osservato: "Non abbiamo mai chiesto le dimissioni, pensiamo che dovrebbe riconsiderare la questione, fare un gesto per i dipendenti che probabilmente torneranno tutti a lavorare". Per Christophe Campestre, portavoce di Spaf, il secondo sindacato dei piloti Air France, il risultato della consultazione e' una grande soddisfazione, ci da' legittimita'". Un "appello al senso di responsabilita' di ciascuno", e' arrivato dal ministro dell'Economia, Bruno Le Maire, e dal ministro dei Trasporti, Elisabeth Borne. "Il governo prende atto del risultato della consultazione interna organizzata dalla direzione di Air France-Klm e elogia il coraggio di Jean-Marc Janaillac e il lavoro che ha svolto per due anni nel gruppo", hanno dichiarato in una nota congiunta i ministri. (AGI) Gio

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