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Economia
Al politecnico di Milano: opportunità dal Fintech per le banche

Il Politecnico di Milano ha messo intorno al tavolo studenti e società del calibro di Banca Generali e Facebook per fare il punto sul ruolo del Fintech nei servizi finanziari e nei canali di comunicazione digitali. 

Per il professor Marco Giorgino, docente di finanza e risk management del Politecnico di Milano il 2019 sarà l’anno importante la “finanza tecnologica” considerando gli elevati investimenti da banche e assicurazioni verso realtà di nicchia in questa direzione: “È una tendenza molto forte come mostra lo studio sui finanziamenti alle start up che abbiamo condotto negli ultimi 2 anni che evidenzi un incremento del 60% su scala globale. Il supporto sulle tecnologie è centrale: pensiamo ai big data e all’artificial intelligence che consentono di ottenere importanti benefici sia sul piano operativo, sia sul piano commerciale, sia sui rischi”. 

Positivo sulla centralità della tecnologia, ma senza che questa possa andare oltre al mero ruolo di facilitatore di operazioni immediate e a basso valore aggiunto, anche il Country Director di Facebook Italia Luca Colombo: “Facebook ha come business la centralità del consumatore, utilizziamo la tecnologia per semplificare la vita delle persone fornendo al tempo stesso la possibilità ai nostri partner commerciali di rafforzare l’interazione col cliente”.

Anche una società come Banca Generali, leader in un segmento tradizionale come il private banking, guarda con ottimismo alla partnership nel digitale. La società guidata da Gian Maria Mossa rappresenta uno dei pochi casi di “open banking” in Italia, con un sistema tipo hub capace di integrare diverse piattaforme, appunto partner su cui costruire servizi su misura per i propri private banker e clienti. L’ultimo esempio è la joint-venture con Saxo Bank nell’amministrato e nel trading, così come con Ubs Partner per lo sviluppo di un motore personalizzato nel robo for advisory a tutela dei portafogli. “L’orientamento a un ecosistema digitale è uno dei pilastri del nostro piano industriale al 2021 e l’evoluzione del Fintech rappresenta una grande opportunità per chi come noi punta sulla qualità nella relazione di fiducia tra il professionista e le famiglie”, ha spiegato Mossa. “Quando ci sono in ballo scelte importanti e progetti di vita, come ad esempio la pianificazione successoria, l’analisi del patrimonio di imprese o su assets meno liquidi come l’immobiliare, il ruolo di un consulente ben preparato è fondamentale e il digitale si affianca come uno strumento utile per l’obiettivo. Discorso diverso nelle dinamiche transazionali considerate ormai delle commodities, come ad esempio nei pagamenti, dove la tecnologia gioca un ruolo guida nell’esperienza”.

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