Al Tesoro c'è aria di ribaltone. Piga e Masera per il dopo Tria
Rumors di ricambio al Mef. Dipenderà tutto dalla manovra
Giovanni Tria traballa, ma non molla. Per ora. Ma al Tesoro sembra essere partita la staffetta. Per ora sono solo rumors, ma forse in fondo c'è qualcosa di più. Circolano due nomi per la successione del professore di Tor Vergata sempre più sgradito per non dire indigesto al Movimento Cinque Stelle: Rainer Masera e Gustavo Piga.
Le foto nel vertice di Palazzo Chigi mostrano il ministro sorridente accanto al presidente del Consiglio Giuseppe Conte e ai vice premier Matteo Salvini e Luigi Di Maio. Tutti determinati, come ha detto il premier, verso gli obiettivi della manovra. Che però, scrive il Messaggero, nemmeno ieri ha visto la luce. Anche le foto arrivate dal vertice di Lussemburgo mostrano il ministro tutto sommato rilassato. Ma la verità è che Tria appare sempre più isolato e indebolito.
D'altronde, con l'approvazione dell'aggiornamento del Def i rapporti tra grillini e il ministro si sono fatti sempre più tesi. Fino a paventare, in un paio di occasioni, le dimissioni del responsabile del Tesoro. Fermate, in extremis da Mattarella. Pare.
Fonti ai massimi livelli dell'esecutivo, però, smentiscono categoricamente le voci di un imminente uscita del titolare del dicastero di XX Settembre.
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