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Economia
Alitalia, Atlantia vuole salire a bordo. Ma serve un parter industriale forte

Conte sblocca la partecipazione di Atlantia al consorzio di Fs per salvare Alitalia. Dopo la lettera di inizio ottobre inviata al Ministero dello Sviluppo in cui metteva in dubbio il suo ingresso nella newco, il board della holding dei Benetton attiva nel business infrastrutturale ha "deliberato la disponibilità a proseguire il confronto per la definizione di un piano industriale condiviso, solido e di lungo periodo per il rilancio di Alitalia e, quindi, l'intenzione di Atlantia di partecipare alla formulazione di un'offerta vincolante per l'acquisto" di Alitalia "qualora venga finalizzata la costituzione di una newco, con la partecipazione anche di una primaria compagnia aerea che apporti competenze commerciali, di network, operative, tecniche, di gestione e di management, che si impegni a condividere e far proprio il piano industriale, oltre a sottoscrivere una quota di capitale significativa nella newco". 


Il "significativa" sembra dunque chiudere la porta agli americani di Delta che secondo le indiscrezioni vorrebbero entrare solo con il 10%, eventualmente incrementabile al 15, ma non di più. Il fatto che non compaia il nome di Delta la dice lunga sulle tensioni e le incertezze che ancora restano. La compagnia americana, infatti, non ha ancora accettato di salire oltre il 10% né ha aperto ad Alitalia altre rotte per il Nord America. D'altra parte la new entry Lufthansa, più gradita ad Atlantia, ha manifestato una vaga intenzione di poter andare oltre una semplice partnership commerciale, ma non ha dato certezze su tempi e modalità.

Il consorzio, dice sempre Atlantia, dovrà vedere il gruppo “come socio di minoranza e, conseguentemente, senza un coinvolgimento nella gestione corrente della stessa al fine di prevenire eventuali conflitti di interesse, detenendo Atlantia la quasi totalità della partecipazione al capitale di Aeroporti di Roma”.

Il gruppo dei Benetton chiede poi che i commissari di Alitalia siano messi "in condizione di gestire i complessi aziendali fino al closing dell'operazione e il necessario turnaround organizzativo, anche attraverso idonei strumenti di mitigazione sociale”.

Secondo i rumors, domenica si sarebbe svolto un colloquio fra il premier e i vertici di Atlantia: il presidente Fabio Cerchai e il dg Giancarlo Guenzi, incontro che ha messo Fs e Atlantia nella condizione di presentare in serata al Mise e ai commissari una proposta vincolante, sia pure condizionata e che necessita di alcune settimane di tempo per rifinirla in termini di prezzo e piano industriale. In serata è arrivata anche la lettera d'impegno delle Fs che garantisce la procedura ed evita ai commissari di dover portare i libri in tribunale. Una lettera che chiede una proroga, non quantificata (la nota parla di "ulteriori sessioni di lavoro") del termine per la presentazione formale delle offerte vincolanti.

 

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