Alitalia, intervento in due tempi: parte Fs che compra tutto. Rumors
Soluzione scelta per rispettare le scadenze. Solo in un secondo momento entrerebbe in gioco la cordata con il Mef e il partner industriale
Piano Alitalia in due tempi. Prima Fs fa tutto da sola per rispettare i tempi, le promesse di Luigi Di Maio, le esigenze di verifica della Commissione Ue, poi si formerà la cordata con il Mef e il partner industriale. Questo, scrive Il Messaggero, il percorso delineato dal governo per contemperare tutte le esigenze. All'interno di questo quadro, si è sviluppata la riunione-fiume dalla mattina a meta' pomeriggio, di mercoledi' 17, a Roma, presso lo studio Gianni Origoni Grippo Cappelli e Partners, advisor legale dei commissari, rappresentato da Roberto Cappelli.
La riunione è avvenuta su più tavoli per approfondire gli aspetti tecnico-contrattuali, procedurali e finanziari. Il confronto che da lunedi' 22 proseguirà senza soste, è servito per consentire alla società pubblica dell'Alta velocità di entrare in data room e avviare la due diligence. E soprattutto, nonostante manchino meno di due settimane alla scadenza del 31 ottobre fissata dalla procedura per le offerte vincolanti, rendersi conto del percorso.
Uno dei punti aperti e centrali riguarda la parte economica: se cioè nell'offerta binding, Fs dovra' mettere un prezzo e ove lo mettesse, se costituisce impegno. Altro aspetto e' la modalita' per far entrare in cordata Mef e il partner nel rispetto del bando di gara. Altro aspetto ancora e' il prestito ponte. Sarà Fs, salvo improbabili colpi di scena, a fare l'offerta vincolante per acquisire il 100% di Alitalia.
Lo schema dell'operazione, prosegue il giornale, è delineato mentre dovranno essere definiti nei prossimi giorni i dettagli, a cominciare dalla valutazione che e' un particolare non da poco anche perche' si incrocia con il prestito-ponte di 900 milioni in scadenza il 15 dicembre, sul quale l'Antitrust europeo tiene il faro acceso. Di Maio, quando ha indicato una settimana fa la rotta, ha fatto riferimento a una newco con Fs, Mef e un partner industriale e una dotazione di 1,5-2 miliardi.
Questa dotazione non significa, pero' equity, bensi' risorse per il rilancio. Fs sarebbe pronta a intervenire ma non a qualunque costo e, anzi l'altro giorno, i manager avrebbero fatto intendere che il prezzo va negoziato tenendo conto del piano industriale.
"L'ingresso di Ferrovie permetterebbe di lavorare al biglietto unico treno-aereo", ha detto il premier Giuseppe Conte.
Ma su questo Fs e i suoi consulenti vogliono vederci chiaro per evitare di finire sotto la lente dell'Antitrust per un possibile monopolio sulla Roma-Milano. Fs, spiega il quotidiano, vuole potersi esprimere sul management.
In una fase 2 interverranno gli altri attori, dal Mef, tirato dentro da Di Maio, a dispetto del ministro Giovanni Tria che sul punto e' piu' prudente. Ma il Tesoro, ove Tria si convincesse, difficilmente mettera' soldi freschi visto il clima ostile in Europa.
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