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Economia
Appalti 2020. Venti cose da fare per rilanciare l'economia

Passato un decennio di riforme mancate, norme “a tempo”, eccezioni a regole già poco chiare, contenziosi nazionali e ammonimenti comunitari, nel nuovo decennio gli appalti possono giocare un ruolo da protagonista per la crescita dell’economia nazionale e per la soddisfazione degli interessi generali. A patto di:

  1. Adottare un testo unico sugli appalti e le concessioni per raccogliere l’intera normativa del settore.
  2. Disciplinare la materia con norme chiare e semplici, evitando l’introduzione di deroghe o eccezioni, che sono fonte di incertezze, mal’amministrazione o distorsioni.
  3. Dare massima importanza alla programmazione e alla progettazione degli acquisti pubblici come attività indispensabili per una stazione appaltante orientata al risultato ed ispirata al principio del buon andamento di cui all’art. 97 della Costituzione.             
  4. Eliminare le “norme a tempo” introdotte dal c.d. decreto sblocca cantieri.
  5. Varare un piano di professionalizzazione delle stazioni appaltanti per formare ed aggiornare coloro che hanno la responsabilità di predisporre la documentazione di gara, raccogliendo in tal senso il monito, inascoltato, della Raccomandazione (UE) 2017/1805.
  6. Promuovere le buone prassi mediante l’adozione da parte di ANAC di bandi-tipo ma soprattutto capitolato-tipo, coinvolgendo gli stakeholders interessati (amministrazioni, associazioni rappresentative di interessi, camere di commercio).
  7. Disciplinare il subappalto con una normativa chiara, depurata da eccezioni, coerente con le indicazioni della Corte di Giustizia UE (Sez. V, sentenza 27 novembre 2019, causa C-402/18), corredata da sanzioni per il caso di violazioni.
  8. Dotare ANAC di risorse umane e strumentali per rafforzare la vigilanza collaborativa con le stazioni appaltanti e per estenderla anche agli operatori economici.
  9. Elaborare prezzi standard che possano fungere da guida per la definizione della base d’asta almeno nei settori merceologici la cui rilevazione sia legata a listini, cataloghi o tabelle.
  10. Chiarire, se del caso con una norma di interpretazione autentica, i rapporti tra codice del terzo settore (d.lgs. 117/2017) e codice degli appalti (d.lgs. 50/2016) in materia di affidamento di servizi sociali.
  11. Garantire tutela legale al personale delle stazioni appaltanti, a partire dal responsabile del procedimento, che svolge mansioni in materia di procedure di gara.
  12. Interconnettere gli organi deputati alla tenuta dei registri pubblici o all’effettuazione dei controlli per favorire la digitalizzazione degli appalti e lo svolgimento delle verifiche, a livello nazionale, da parte delle stazioni appaltanti in tempo reale e senza l’intermediazione di terzi.
  13. Controllare affinchè che gli impegni progettuali assunti dalle imprese in sede di gara siano rispettati in fase di esecuzione del contratto, evitando che i ribassi “lasciati sul campo” in fase di presentazione dell’offerta siano surrettiziamente “recuperati” in corso d’opera.
  14. Contrastare le distorsioni della concorrenza, a partire dalle false cooperative, società o consorzi di comodo, mercato degli avvalimenti.
  15. Rendere praticabili gli appalti “appalti riservati” alle cooperative sociali, quale strumento per realizzare l’integrazione sociale e professionale di persone con disabilità o svantaggiate.
  16. Rivedere il sistema di centralizzazione degli acquisti per rendere effettiva la partecipazione agli appalti da parte delle PMI.
  17. Ridurre l’importo del contributo unificato per accedere alla giustizia amministrativa che, soprattutto per gli appalti sotto soglia, scoraggia il ricorso al giudice per la tutela degli interessi che si ritengono esser stati lesi.
  18. Semplificare, senza snaturarli, gli adempimenti volti a contrastare i fenomeni di corruzione e mancanza di trasparenza, anche al fine di agevolare i controlli da parte delle autorità competenti.
  19. Sanzionare con una congrua sospensione dalla partecipazione alle gare la condotta dell’impresa esecutrice di un appalto o di una concessione che, ai fini della riedizione della gara, abbia taciuto o alterato dati o informazioni necessarie alla preparazione della nuova gara.
  20. Prevedere incentivi economici per le stazioni appaltanti che si sono distinte per lo svolgimento di procedure senza contenzioso, sia in fase di gara che di esecuzione dei contratti.
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