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Economia
Aspi,Patuanelli: "Entro 1 anno Benetton via".Atlantia, con la vendita fa Bingo
(fonte Lapresse)

Entro un anno si completerà la perdita del controllo dei Benetton su Autostrade”. Al temine del lunghissimo consiglio dei ministri che ha posto le basi per la risoluzione della querelle fra lo Stato e la famiglia Benetton sulla concessione autostradale, il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli dà qualche dettaglio in più sul completamento del percorso che vedrà l’azionista pubblico prendere il controllo di Aspi.

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“Sono operazioni che hanno bisogno di un tempo che si misura nell'ordine di un anno ma già da settembre ci sarà il primo passaggio di perdita del controllo molto rapido”, ha aggiunto il titolare del Mise. Intanto, dopo che la revoca è stata scongiurata, il titolo Atlantia vola in borsa, dove guadagna oltre il 20% a 13,7 euro (dagli 11,4 di ieri), sulle nuove prospettive. Gli analisti finanziari promuovono l'accordo con il Governo anche se restano ancora molti dettagli e numeri da chiarire, a partire da quelli relativi all'aumento di capitale di Aspi e alla vendita di quote da parte di Atlantia, che porteranno Cdp e altri soci istituzionali in maggioranza.

La reazione del mercato è però unanime ed è paragonabile a un sospiro di sollievo per avere evitato, nel caso di una revoca, uno scenario decisamente negativo per tutte le società e gli investitori coinvolti (azionisti e obbligazionisti). Ubs, per esempio, fa notare che l'intesa raggiunta è positiva sotto il profilo del debito per Atlantia che non ha comunque scadenze imminenti fino al quarto trimestre 2021 e detiene asset importanti, al di là di Aspi (che ha 9 miliardi di debiti), come Adr, Abertis, Getlink e Hoctief, che valgono - secondo la banca d'affari - 7,5 miliardi (9 euro per azione per Atlantia) mentre l'ultima valutazione dell'88% detenuto in Aspi sarebbe di circa 8 miliardi (10 euro per azione per Atlantia) anche se l'accordo raggiunto nella notte potrebbe portare a una sua riduzione visti i possibili, ulteriori extra-costi.

In ogni caso, la "vendita graduale di quote Aspi potrebbe fornire liquidità importante per investire su altri asset", si aggiunge. Qual è l'impatto di tutto ciò sulla valutazione di Atlantia? Secondo Ubs, le valutazioni di mercato prima dell'apertura di oggi erano decisamente a sconto, visto che tolti gli altri asset in portafoglio valorizzavano la quota in Aspi 2,4 euro per azione.

Anche Fidentiis vede di buon occhio l'accordo perchè toglie definitivamente dal tavolo il rischio di una revoca che fino ad oggi aveva penalizzato il titolo, che ora invece può tornare verso un valore di 15,4 euro, che equivale alla "somma delle parti" degli asset in portafoglio: in questo caso il broker stima in 8,1 miliardi (circa 10 euro per azione) il valore della quota in Aspi. Banca Imi, dal canto suo, sottolinea che l'ingresso di Cdp e di altri soci col 51% attraverso una manovra complessiva di 4 miliardi valorizza Aspi decisamente di più rispetto a quanto indicato fino a ieri dalla borsa.

Anche Banca Akros accende un faro sulla ricapitalizzazione, che potrebbe in parte avvenire anche attraverso una conversione del debito di Aspi nei confronti di Cdp, e sulla valutazione implicita che verrà data alla concessionaria: tutti numeri che andranno definiti nel dettaglio e potranno permettere di valutare correttamente gli effetti economici e finanziari del riassetto per le parti coinvolte.

Infine Equita fa notare che andrà verificato l'effetto finale sulla valutazione di Aspi del negoziato sulle tariffe. "Dall'altro lato - aggiunge - un aumento di capitale riservato a Cdp che diluisca la quota di Atlantia rischierebbe di ridurre significativamente il valore di Aspi per Atlantia mentre la cessione delle quote a fondi o la cessione dell'88% direttamente a Cdp massimizzerebbe il cash-in". 

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