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Economia
Assegno senza dicitura "non trasferibile": "Devo pagare 12mila euro di multa"

Riceviamo e pubblichiamo la lettera

Gent.ma redazione,

sono Giovanni PASANISI, nato il 21.04.1965 a Copertino (Le), 1° Maresciallo dell’ESERCITO ITALIANO. Vi scrivo in quanto anche io sono uno di quelli incappati nella trappola dell’assegno senza la dicitura “NON TRASFERIBILE”.

Il mio caso è singolare in quanto la sanzione da 6.000 euro l’ho ricevuta io ma anche mio figlio ha avuto la stessa sanzione da 6.000 in quanto beneficiario dell’assegno da me emesso Vi spiego brevemente l’accaduto. Il 09 settembre 2017 giorno del matrimonio di mio figlio emettevo a suo favore un assegno da 1500 come regalo per l’evento dimenticando di apporre la dicitura NON TRASFERIBILE su un assegno da un vecchio libretto.

LA POLEMICA/ Si discute in questi giorni in Italia dopo la denuncia di alcuni cittadini che, utilizzando gli assegni, sono rimasti impigliati nelle maglie delle norme antiriciclaggio, antiterrorismo e sanzioni varie. Al centro dei problemi soprattutto la dicitura "non trasferibile". Nel 2007 le norme antiriciclaggio stabilirono che gli assegni con una cifra superiore ai mille euro (in origine erano 12.500 euro) devono essere non trasferibili. Con il decreto legislativo 90 del 2017 sono state cambiate le sanzioni: prima  la multa ammontava a una percentuale tra l’uno e il 40 per cento dell’importo pagato, mentre ora è stata fissata una forbice fra i 3mila e i 50 mila euro.

Il 04 dicembre 2017 ricevo una raccomandata dal Ministero Dell’Economia Dell’Aquila con la sanzione. Non sto a raccontarvi le problematiche fisiche e psicologiche che ho passato e che tutt’ora sto passando. Comunque come da legge ho inviato nei tempi previsti le mie deduzioni difensive e, dopo pochi giorni, telefonando al ministero mi veniva detto che il direttore non le aveva prese in considerazione. Ho chiesto anche l’audizione personale che non ha prodotto alcunché.

Nel frattempo la sanzione da 6000 euro è arrivata anche a mio figlio . Quindi allo stato attuale un regalo da 1.500 fatto con veri sacrifici in quanto ho tre figli e due nipoti , mi costerà , se le cose non cambiano, 12.000 euro.

Tra l’altro l’assegno è stato versato sul conto personale di mio figlio e non a terzi, quindi il reato di ANTRICICLAGGIO che mi viene contestato dov’è? Cose da pazzi e solo in italia. Vorrei che con i vostri potenti mezzi possiate dare un po’ di voce a noi poveri e onesti cittadini che ci vediamo calpestati dei nostri primari diritti.

Rimango a vostra disposizione ringrazio e porgo distinti saluti.

 

Banche: arriva il vademecum Abi sugli assegni



Arriva il vademecum dell'Abi per gli assegni. Una guida e un'info-grafica ad hoc per il web - spiega una nota - per fornire consigli pratici ai clienti e ricordare le principali regole di utilizzo di assegni, libretti al portatore e contanti. Si sviluppa cosi' ulteriormente la campagna di comunicazione 'Come utilizzare contanti, assegni, conti e libretti di risparmio o deposito', promossa dall'Abi per sensibilizzare i clienti ad un uso consapevole e corretto degli strumenti di pagamento e assicurare un'informazione tempestiva e chiara attraverso una serie di consigli pratici e utili.

L'iniziativa si propone di illustrare e ricordare le principali regole previste dalle norme sull'antiriciclaggio e sul contrasto al finanziamento del terrorismo, far conoscere nel dettaglio cosa cambia e come fare per adeguarsi.

Ecco le 10 cose da sapere e a cui fare attenzione per non sbagliarsi:

- 1. e' vietato il trasferimento tra privati, senza avvalersi dei soggetti autorizzati (ad esempio banche), di denaro contante e di titoli al portatore (ad esempio assegni senza indicazione del beneficiario) di importo complessivamente pari o superiore a 3.000 euro;

- 2. gli assegni bancari, circolari o postali di importo pari o superiore a 1.000 euro devono riportare - oltre a data e luogo di emissione, importo e firma - l'indicazione del beneficiario e la clausola "non trasferibile". Fai quindi attenzione se utilizzi un modulo di assegno che hai ritirato in banca da molto tempo e verifica se l'assegno reca la dicitura "non trasferibile". Se la dicitura non e' presente sull'assegno ricordati di apporla per importi pari o superiori a 1.000 euro;

- 3. le banche, alla luce delle disposizioni di legge, consegnano automaticamente alla clientela assegni con la dicitura prestampata di non trasferibilita'.

E ancora: - 4. chi vuole utilizzare assegni in forma libera, per importi inferiori a 1.000 euro, puo' farlo presentando una richiesta scritta alla propria banca;

- 5. per ciascun assegno rilasciato o emesso in forma libera e cioe' senza la dicitura "non trasferibile" e' previsto dalla legge il pagamento a carico del richiedente l'assegno di un'imposta di bollo di 1,50 euro che la banca versa allo Stato;

- 6. e' vietata l'apertura di conti o libretti di risparmio in forma anonima o con intestazione fittizia ed e' anche vietato il loro utilizzo anche laddove aperti in uno Stato estero; i libretti di deposito, bancari e postali, possono essere emessi solo in forma nominativa e cioe' intestati ad una o piu' determinate persone;

- 7. per chi detiene ancora libretti al portatore e' prevista una finestra di tempo per l'estinzione, con scadenza il 31 dicembre 2018, resta comunque vietato il loro trasferimento;

- 8. in caso di violazioni per la soglia dei contanti e degli assegni (come la mancata indicazione della clausola "Non trasferibile") la sanzione varia da 3.000 a 50.000 euro;

- 9. per il trasferimento dei libretti al portatore la sanzione puo' variare da 250 a 500 euro. La stessa sanzione si applica nel caso di mancata estinzione dei libretti al portatore esistenti entro il termine del 31 dicembre 2018;

- 10. per l'utilizzo, in qualunque forma, di conti o libretti anonimi o con intestazione fittizia la sanzione e' in percentuale e varia dal 10 al 40% del saldo.

Tags:
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