A- A+
Economia
Asta Btp, tassi in netta crescita. Spread su a 285. Milano -1,28%

Sale lo spread tra Btp e Bund tedeschi sopra 280 punti base nel giorno in cui il Tesoro subisce dal mercato la richiesta di rendimenti più alti per sottoscrivere i titoli di Stato italiani.

Il ministero dell'Economia ha registrato sì una buona domanda all'asta di Btp odierna, ma ha dovuto alzare la posta in palio per i sottoscrittori: nel caso del titolo decennale si è registrato un incremento del rendimento di 37 punti base rispetto all'asta precendente, per arrivare al 3,25%. Era dal maggio 2014 che non si superava la soglia simbolica del 3%. Il nuovo titolo a cinque anni, invece, è stato assegnato per 3,75 miliardi al 2,44% con 63 punti base di crescita. In quest'ultimo caso la domanda ha più che doppiato l'offerta, mentre sui dieci anni il rapporto di copertura è stato di 1,37. La crescita del differenziale è ben evidente se si rapportano questi risultati a quanto avvenne sulle stesse scadenze nell'asta di aprile, prima dell'esplosione degli spread. Rispetto ad allora, sulle due scadenze emesse oggi lo Stato spenderà un centinaio di milioni in più di interessi l'anno.

Dopo l'asta, sul mercato secondario i rendimenti dei decennali si sono adeguati e sono saliti al 3,21%, per un differenziale col bund tedesco di 285 punti base in chiusura di giornata. Domani Fitch potrebbe poi rivedere il rating dell'Italia e, come anticipa Repubblica oggi in edicola, le considerazioni dell'agenzia sul debito pubblico non sono ottimistiche. Il rischio numero uno è che la rincorsa alle promesse elettorali faccia deragliare i conti pubblici: "È aumentata la possibilità che si perdano di vista gli obiettivi di finanza pubblica e si è ulteriormente indebolita la prospettiva di riforme strutturali, il rischio principale è che l’espansione fiscale faccia saltare le dinamiche del debito", dicono gli esperti.

Quanto alle Borse, prevale la debolezza legata alle vicissitudini di Argentina e Turchia. Milano termina la seduta sui minimi e perde l'1,28%: alla fine cede anche Atlantia, che in mattinava rimbalzava. Buone notizie invece per l'Eni, il cui rating è stato alzato da S&P ad A-. Londra segna un passivo dello 0,62%, Francoforte dello 0,54% e Parigi dello 0,42%. Shanghai ha chiuso in calo di oltre l'1%. Wall Street, reduce dalla quarta seduta record di fila, tira il fiato e tratta in rosso: alla chiusura dei mercati europei il Dow Jones perde lo 0,44%, lo S&P500 lo 0,3% e il Nasdaq lo 0,14%. Gli investitori hanno risentito anche delle parole di accusa che Donald Trump ha lancianto verso la Cina, rea a suo dire di minare i rapporti tra Usa e Corea del Nord per il disarmo nucleare. Sullo sfondo ci sarebbe la disputa sul fronte commerciale tra Washington e Pechino, ma gli osservatori lo prendono come un segnale di rinnovata tensione. Tokyo ha segnato una chiusura piatta con un guadagno limitato allo 0,09%. Si tratta comunque dell'ottava seduta di fila della piazza asiatica con segno positivo.

A livello internazionale si torna a guardare con preoccupazione all'Argentina, dove il peso ha toccato un nuovo minimo record contro il dollaro dopo che il presidente Mauricio Macri ha chiesto all'Fmi di accelerare l'esborso di finanziamenti previsti nel bailout da 50 miliardi di dollari siglato a giugno. Il peso è arrivato a cedere l'11% contro il dollaro, che ne compra quasi 38 unità. Il rendimento del bond decennale argentino è balzato di 40 punti base sopra il 10%. La direttrice del Fondo, Christine Lagarde, ha assicurato che la tempistica d'intervento sarà rivista: "Ho fiducia nell'impegno e nella determinazione delle autorità argentine", che sarà essenziale per traghettare l'economia "in queste difficili circostanze" e che alla fine "rafforzerà però l'economia" del paese. La Banca centrale ha adottato una misura drastica alzando del 15% i tassi ufficiali, al 60%. Soltanto 17 giorni fa l'istituto si era impegnato a tenere i tassi fermi fino almeno ad ottobre. Intanto il presidente Usa, Donald Trump, ha siglato le esenzioni dai dazi su alluminio e acciaio per la stessa Argentina, insieme a Corea del Sud e Brasile. L'insieme delle notizie affossa Tenaris in Borsa, una delle società italiane maggiormente esposte al mercato sudamericano. Alle notizie sull'Argentina si aggiungono quelle sulla Turchia, con la lira che amplia i suoi cali su voci secondo cui il vice governatore della Banca centrale se ne andrà; ciò non fa che alimentare i timori per la mancanza di indipendenza dell'istituto.

Commenti
    Tags:
    borse




    
    in evidenza
    World Press Photo, ecco la foto vincitrice del 2024

    La “Pietà” di Gaza

    World Press Photo, ecco la foto vincitrice del 2024


    motori
    DS E-TENSE FE23 in Nero e Oro per l'E-Prix di Monaco

    DS E-TENSE FE23 in Nero e Oro per l'E-Prix di Monaco

    Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

    © 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

    Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

    Contatti

    Cookie Policy Privacy Policy

    Cambia il consenso

    Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.