Autostrade, Di Maio: "Ora direttiva europea con una tariffa unica"
In attesa della partenza dei lavori di demolizione del ponte Morandi che dureranno secondo quanto ha fatto sapere il commissario Marco Bucci cinque mesi, il vicepremier Luigi Di Maio e il ministro delle Infrastrutture tornano a tuonare contro i Benetton.
"Toglieremo la concessione ad Autostrade e la famiglia Benetton non e' che se l'e' cavata ripagando il Ponte Morandi, quella e' la meta' del loro dovere. Questi sono poteri forti che se lo Stato alza la testa loro la abbassano, quindi il commissario Bucci ci ha detto che, non solo non metteranno una pietra del Ponte, ma hanno comunicato che sono disponibili a pagare", ha spiegato infatti Di Maio in una diretta Facebook in auto mentre si recava a Strasburgo con l'ex parlamentare grillino Alessandro Di Battista. L’appalto della demolizione è stato affidato a un gruppo di cinque aziende: Fagioli, Fratelli Omini, Vernazza Autogru, Ipe Progetti e Ireos, mentre la ricostruzione che costerà 202 milioni di euro è stata affidata a dicembre Salini Impregilo-Fincantieri-Italferr.
"Mi sono arrivate voci che Autostrade abbia addirittura ingaggiato una societa' di comunicazione per incalzare Toninelli e attaccarlo sempre di piu', non sappiamo se e' vero, non lo possiamo verificare che hanno ingaggiato queste societa' per fare 'spin' contro Toninelli, ma non mi stupirebbe", ha aggiunto Di Maio, sostenendo che "la famiglia Benetton ha fatto 10 miliardi di utili e ha alzato i pedaggi del 30%".
Approfittando dell'occasione del viaggio fino a Strasburgo e prendendo spunto dalla diversita' di funzionamento delle rete autostradale italiana e svizzera, il vicepremier ha fatto sapere di voler che "la rete autostradale sia europea, con una tariffa unica, il casello deve sparire e si fa un abbonamento 'flat' di 30-40 euro l'anno", in modo da destinare "i proventi a una società statale per gli investimenti".
"Oggi abbiamo tre concessionari in Italia - ha aggiunto - che sono Benetton, Gavio e Toto e devono capire che si farà una direttiva europea con una tariffa unica e i soldi che vanno tutti agli investimenti".
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