Banca Carige supera l'empasse. Malacalza e Volpi sottoscriveranno l'aumento
Banca Carige, ecco la svolta
Carige supera le difficolta' sulla costituzione del consorzio di garanzia grazie al sostegno compatto del nucleo di soci stabili, che si sono impegnati a sottoscrivere una quota superiore al 30% dell'aumento di capitale da 500 milioni di euro vitale per la sopravvivenza della banca. La firma del consorzio di garanzia, a quanto si apprende, dovrebbe arrivare entro il fine settimana, forse gia' in serata, scongiurando cosi', grazie al lavoro del management guidato dall'a.d Paolo Fiorentino, una nuova crisi bancaria.
Oltre a Malacalza e Volpi, che si sono impegnati a sottoscrivere l'aumento per il 17,6% e il 9,9%, sosterranno la ricapitalizzazione anche Coop Liguria e Aldo Spinelli, titolari del 3,4% del capitale, e altrettanto e' intenzionata a fare la Fondazione, che pero' dovra' essere autorizzata dal Mef. Da fonti vicine al consorzio di banche che assistono Carige (Credit Suisse, Deutsche Bank e Barclays) si sottolinea come il clima sia molto cambiato e ci siano ora i presupposti per arrivare alla firma della garanzia sull'aumento, senza il quale non sarebbe possibile lanciare l'operazione. Se la crisi sull'aumento di Carige dovesse ricomporsi entro il weekend il titolo lunedi' potra' essere riammesso alle contrattazioni di Borsa. A quel punto occorrera' attendere solo il via libera della Consob alla pubblicazione del prospetto informativo prima che l'operazione possa essere avviata. E' ragionevole ipotizzare che tutto possa realizzarsi in tempi stretti in modo da permettere a Carige di chiudere la ricapitalizzazione entro il 31 dicembre 2017, come prescritto dalla Bce.