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Economia
Cina, Zhongzhi in rosso per 36 mld. Il gigante del risparmio a rischio default

Banche cinesi, un altro gigante in default

"L’azienda non dispone di attività sufficienti per coprire i debiti a breve termine e il gruppo ha affrontato un rischio significativo di non essere in grado di operare in modo continuo e stabile a lungo termine” sono state le parole rivolte agli investitori per “scusarsi” della banca Zhongzhi Enterprise Group con sede a Pechino. Zhongzhi è una tra le banche più grandi della Cina e investe in progetti immobiliari, un colosso valutato 2,7 trilioni di euro e che, nei tempi d'oro, controllava una gestione di patrimoni da capogiro: quasi 129 miliardi di euro. Ha dichiarato di dover affrontare un deficit di quasi 34 miliardi di euro (260 miliardi di Yuan). Le passività della banca che, dall’estate scorsa non ha interrotto il suo crollo, ammontano ora a circa 60 miliardi di euro.

Banche cinesi, per Zhonghzhi gravi errori di gestione

Le cause di questo tracollo sono state messe nero su bianco su un documento ufficiale del gruppo che ha rilevato come “l’enorme deficit sia dovuto alla gestione interna dell'azienda, fuori controllo per la partenza di diversi dirigenti senior e personale chiave. Anche la morte nel dicembre 2021 di Xie Zhikun, il fondatore dell'azienda ha avuto un peso fondamentale nel processo decisionale del gruppo. E poi i prodotti di investimento sono andati in default uno dopo l'altro”. Primo campanello d’allarme il default della consociata di investimento Zhongrong International Trust. Il crack ha aumentato le preoccupazioni su un effetto domino nel settore immobiliare cinese già “in acque difficili”. Vale la pena ricordare che il settore immobiliare cinese rappresenta circa il 25% dell’intera economia cinese.

Banche cinesi, la speranza di un intervento del Governo cinese

Un crollo nell’immobiliare si potrebbe riflettere pesantemente sulle banche, nelle fiduciarie e nelle compagnie di assicurazione. Il risultato: possibili fallimenti di diverse società fiduciarie. Proprio i default di giganti come Evergrande e Country Garden hanno frenato la crescita dell'economia del gigante giallo. Evergrande, il gruppo immobiliare più indebitato al mondo, ha un passivo di 308 miliardi di euro, di cui quasi 78 miliardi per case non finite. Country Garden ha presentato un debito con interessi di 33 miliardi di euro, oltre a 77  miliardi di euro di case in attesa di consegna agli acquirenti. Ultima speranza, come sostenuto da Bloomberg, che il Governo cinese possa intervenire su una cinquantina di società in difficoltà. A presto lo si saprà.

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