Banche, fusioni in vista? Si parte da Mps. Rumors
Ipotesi di diluire il 68% di partecipazione dentro una banca scelta più grande per far nascere il terzo gruppo italiano
Mamma lo spread! E il governo corre (forse) ai ripari sulle banche. Fusioni in vista per gli istituti italiani alle prese con il patrimonio eroso dall'impennata del differenziale? pare proprio di sì. E si comincia, nemmeno a dirlo, da Mps, dicono i rumors.
L'idea sembra essere quella di procedere con ricapitalizzazioni nell'ambito di schemi di fusione tra istituti di seconda fila. D'altronde negli ultimi 6 mesi le banche di Piazza Affari abbiano perso circa 40 miliardi di capitalizzazione e gli operatori hanno iniziato prima dei politici a prezzare lo scenario aumenti di capitale.
Già l’8 ottobre il Credit Suisse scriveva che uno spread sovrano superiore a 400 non è sostenibile per le banche italiane e farà scattare gli aumenti. Presto, rivela oggi Repubblica, il governo dovrà decidere cosa fare su MPS: l'obiettivo potrebbe essere quello di diluire il 68% di partecipazione dentro una banca scelta più grande per far nascere il terzo gruppo italiano, nel rispetto dell’impegno di riprivatizzare l'isttuto senese nel 2021.
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