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Economia
Banche, rimborso fino all’80% senza arbitrato sotto 35mila € di reddito

Un po' più di 5mila obbligazionisti delle quattro banche salvate potrà accedere al rimborso automatico deciso dal governo. Via libera del Consiglio dei ministri al decreto sui rimborsi bancari e sulla gestione delle sofferenze. Misura che prevede "misure a sostegno delle imprese, con l’accelerazione sul recupero crediti". E gli attesi indennizzi a favore degli obbligazionisti subordinati delle quattro banche andate in default e poi messe in risoluzione. E cioè Banca Marche, Carichieti, Carife e Banca Etruria. "Ci sono 10mila risparmiatori coinvolti - ha spiegato il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan sulla base di alcune stime - e un po' più della metà ricadono tra gli aventi diritto al rimborso automatico. Ma bisogna essere cauti su questo, perchè i rimborsi dipendono dalle soglie di reddito e di ricchezza".

Il rimborso forfettario sarà dell'80%, ma potrebbe essere minore se il risparmiatore ha ottenuto rendimenti positivi dai bond. "Se hai ottenuto un rendimento positivo sulle obbligazioni - ha spiegato il premier Matteo Renzi - si riduce il forfait, perchè altrimenti si ha un guadagno doppio". "Abbiamo ottenuto che vi possa essere un rimborso forfettario fino all'80%, senza arbitrato, purché ricorra una delle due condizioni: un reddito lordo molto basso, sotto 35.000 euro, o un patrimonio mobiliare sotto 100.000 euro", ha detto il presidente del consiglio, Matteo Renzi, al termine del Cdm parlando degli indennizzi agli obbligazionisti delle 4 banche salvate. Il rimborso forfettario degli obbligazionisti delle quattro banche "vale per tutti quelli che hanno acquistato" obbligazioni "entro la data del 12 giugno 2014.

Rimangono fuori soltanto 158 persone che hanno acquistato sul mercato elettronico secondario a prezzi scontati. Definirli truffati è un po' difficile, ma avranno la possibilità di ricorrere all'arbitrato" ha aggiunto il premier Matteo Renzi in conferenza stampa al termine del Cdm. Le risorse del fondo per garantire l'offerta di un ristoro aumenteranno rispetto ai 100 milioni stanziati nella legge di stabilità. Ma in realtà sulla cifra del fondo il ministro Padoan non si è sbilanciato. "L'ammontare delle risorse - ha detto - dipenderà dall'effettiva implementazione non solo di chi chiede il rimborso automatico ma dagli esiti dei processi arbitrali. Le risorse per coprire sia i rimborsi automatici sia gli arbitrati non saranno razionate".

E ha aggiunto: "Questo problema non si porrà, ci saranno soldi per tutti quelli che hanno diritto. Sono soldi che provengono dal sistema bancario, che finanzia tutto questo". Il decreto banche interviene anche in materia di diritto fallimentare per sveltire il recupero dei crediti delle banche verso le imprese accorciando in modo netto i tempi oggi ancora troppo lunghi allineando l'Italia alle best practices internazionali. Le misure per ridurre i tempi di recupero crediti riguardano "le persone giuridiche, non fisiche, da 6-8 anni a 6-8 mesi", ha detto il presidente del consiglio, Matteo Renzi, al termine del cdm. Istituita poi la figura inedita per il nostro ordinamento come il pegno non possessorio. "Il pegno mobiliare non possessorio riguarda non solo l'immobile, il capannoncino, ma anche le scorte. Cerchiamo di smuovere l'economia" ha spiegato Renzi in conferenza stampa al termine del Cdm, parlando delle nuove misure per il recupero crediti e specificando che il pegno non è automatico ma servirà la firma delle parti.

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