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Economia
Banche, strapotere nel mattone . Agenti immobiliari in rivolta

Gli agenti immobiliari adesso sbottano. Non bastavano le varie UniCredit Subito Casa o Intesa-Sanpaolo Casa, i mega veicoli delle banche cioè con cui gli istituti di credito (a cui è stato permesso dall'esecutivo  di svolgere la professione di agente) hanno fatto il loro grande l’ingresso nel mondo delle agenzie immobiliari (non solo per smaltire lo stock delle sofferenze, ma anche fare affari con il mattore ora che il mercato dei mutui sta per ripartire). O, ancora, il prestito vitalizio con cui ora i 60enni potranno trasformare un immobile di proprietà in denaro sonante per integrare la pensione, o da utilizzare per fare fronte a spese impreviste (ma che di fatto rischia di andare a rimpinguare il parco immobili da vendere degli istituti di credito).

Ora, con il decreto  legislativo recante l’attuazione della direttiva 2014/17/Ue in merito ai contratti di credito ai consumatori relativi a beni immobili residenziali (nonché modifiche del decreto legislativo n.385/1993 e del decreto legislativo 141/2010) che rende inapplicabile l’art. 2744  del codice civile che da sempre vieta alle banche di poter vendere un bene immobile per cui abbiano erogato un prestito, il governo Renzi si prepara a dare alle banche l'ennesimo regalino. Una norma che secondo la Fiaip, ovvero l'associazione di categoria degli agenti immobiliari professionali, porrà, se verrà approvata, "una seria ipoteca sulla serietà e la trasparenza dei contratti di mutuo che saranno stipulati in futuro e sulla tutela di chi ha contratto un prestito bancario".

“Ora è comprensibile a tutti il progetto che alcune banche hanno disegnato insieme al Governo", tuona Paolo Righi, presidente della Fiaip. "Un anno fa - continua - nascevano le prime agenzie immobiliari di proprietà dei due maggiori istituti di credito presenti in Italia.  Poi, è stato varato il prestito vitalizio che consente agli istituti di impossessarsi del bene per cui hanno prestato garanzia ed ora questo metodo verrà applicato a tutti i mutui ipotecari, aggirando completamente l’art. 2744 del codice civile".

"Ora,  comprendiamo a pieno il perché - prosegue Righi - il Governo e i partiti di maggioranza non abbiano voluto vietare alle banche di aprire le loro agenzie immobiliari. Il tutto avviene nel silenzio più assoluto, sia da parte delle associazioni dei consumatori, che dalle istituzioni che dovrebbero invece vigilare sui rapporti tra banche e consumatori. Il fatto che per accedere a questo istituto sia necessario che il cliente sia d’accordo è assolutamente irrilevante in  quanto tutti conoscono la forza di persuasione che le banche possono mettere in campo nei confronti dei loro clienti. Se il Governo varerà la norma, così come contenute nel decreto legislativo, le garanzie previste dal codice civile a tutela dei consumatori verranno meno e il mercato immobiliare rischierà di diventare una giungla senza regole".

E poi un richiamo alla terribile crisi del 2008, che ha avuto proprio nell'immobiliare il suo epicentro. "Abbiamo già visto nel 2008 i risultati disastrosi che hanno causato le banche finanziarizzando il mercato immobiliare, se il Governo continuerà sulla strada tracciata molto presto assisteremo ad un nuovo tracollo del mercato”, ha concluso Righi.

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