Banco e Mps riaprono il cantiere Npl. Unicredit-Societè, vince la cautela
L'istituto toscano guidato da Morelli rispolvera il dossier Merlino. E sulle voci di una fusione coi francesi i soci Unicredit fanno quadrato
Mps riapre il cantiere Npl. Nelle prossime settimane, si rumoreggia, Rocca Salimbeni dovrebbe riaprire i collocamenti di crediti detriorati, attraverso il dossier Merlino. Secondo le ulime indiscrezioni, l'istituto guidato dal ceo Marco Morelli avrebbe inviato i teaser del cosiddetto progetto Merlino, che prevede la cessione di circa 2,5 miliardi di non performing loan di tipo unsecured.
In scia a Mps ci sarebbe anche Banco-Bpm che secondo quanto scrive il Sole 24 Ore si sarebbe focallizzata su un portafoglio di sofferenze che potrebbe variare, a seconda delle decisioni della banca da 3,5 miliardi fino a circa 8-9, con annessa vendita della piattaforma. Ma al netto dei rumors su Mps e Banco-Bpm, c'è un altro dossier che torna a far parlare. E cioè la fusione tra Unicredit e la francese Societè Genèrale.
L’integrazione tra i due colossi bancari porterebbe alla creazione di una sorta di super-banca europea. Al di là però delle tante ipotesi che sono circolate nell’ultimo periodo, concretamente non ci sono segnali davvero che possano indicare una possibile fusione tra Unicredit e SocGen. Anche perché, secondo MF, da Unicredit non sono arrivati commenti alle indiscrezioni, anche se pochi giorni fa il ceo Mustier ha ribadito che il piano della banca prevede solo una crescita organica.
Addirittura ci sarebbero azionisti importanti secondo i quali “in realtà si stia facendo solo molto rumore per nulla”. Insomma di concreto c’è praticamente nulla a meno che non si voglia piegare alle proprie speranze la notizia della nomina del nuovo direttore strategico in seno all’istituto francese.
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