BancoBpm, profitti in crescita del 68% a 593 milioni nel semestre - Affaritaliani.it

Economia

BancoBpm, profitti in crescita del 68% a 593 milioni nel semestre

Via libera del cda di Banco Bpm ai conti del primo semestre dell'anno chiusi con un utile netto di 593 milioni di euro che evidenzia una crescita del 68% rispetto al 30 giugno 2018. Lo comunica la banca in una nota. Il margine di interesse si attesta in calo a 1,02 miliardi di euro e si confronta con il dato di 1,18 miliardi del corrispondente periodo del precedente esercizio. Le commissioni nette ammontano a 888,2 milioni, con una contrazione del 5%. Il totale dei proventi operativi ammonta quindi a 2,083 miliardi, in flessione del 14,9%. Le spese per il personale, pari a 843,9 milioni, evidenziano una riduzione del 4%. Le rettifiche di valore su attivita' materiali ed immateriali ammontano a 171,4 milioni, rispetto a 96,9 milioni del 30 giugno 2018. Il totale degli oneri operativi risulta pari a 1,345 miliardi (-3,3%).

Le rettifiche nette su finanziamenti verso clientela sono pari a 349,6 milioni (-49,1%), per effetto, si legge, 'della sensibile contrazione delle sofferenze derivante dalle azioni di derisking portate a termine nel precedente esercizio'. Il costo del credito, misurato dal rapporto tra le rettifiche nette di valore su crediti e gli impieghi netti, risulta pari a 65 b.p. in diminuzione rispetto al dato dello scorso esercizio pari a 184 b.p. Quanto al secondo trimestre 2019, il periodo si chiude con un utile netto di periodo pari a 442,6 milioni, rispetto al risultato netto di 150,5 milioni realizzato nel primo trimestre (al di sopra del consensus che si fermava a 410 milioni). Quanto alla posizione patrimoniale, il Cet 1 ratio 'Ifrs9 fully phased' pro-forma e' al 12,0% mentre quello 'Ifrs9 phased in' pro-forma e' al 13,8%. Per quanto riguarda la qualita' del credito, gli stock crediti deteriorati netti sono pari a 6,2 miliardi con una contrazione di 537 milioni rispetto a fine 2018 (-8%).

 La raccolta diretta a fine giugno 2019 ammonta a 105,2 miliardi con un incremento del 3,7% rispetto a 101,5 miliardi di fine dicembre. La raccolta indiretta, al netto dei certificates a capitale protetto, e' pari a 89,1 miliardi (+2,8%). Gli impieghi netti verso la clientela ammontano, invece, a 105,1 miliardi, in crescita di 1,1 miliardi rispetto a fine 2018. Le esposizioni nette deteriorate sono 6,2 miliardi con un calo di 537 milioni (-8%) rispetto a fine 2018. La sofferenze nette sono 1,4 miliardi, in calo rispetto ai 1,6 miliardi della fine dello scorso anno.

Le inadempienze probabili nette sono 4,7 miliardi (-7,3%) e l'indice di copertura dell'intero aggregato dei crediti deteriorati si attesta al 41,9% (rispetto al 43,1%). A fine giugno, il grado di copertura delle sofferenze e' al 56,8% (59,6%) e le inadempienze probabili al 35,5% (35%). Il calo del coverage su crediti deteriorati e sofferenze, spiega la banca, e' legato 'all'ulteriore azione di derisking riguardante i crediti in sofferenza connessi a contratti di leasing'. Tenendo conto dei crediti oggetto dell'accordo di cessione dei contratti leasing, il coverage risulta 'comunque in crescita rispetto a marzo 2019", pari su basi omogenee al 41,6% sul totale dei crediti deteriorati e del 56,4% sulle sofferenze.