BankItalia, Palazzo Chigi: "Gentiloni tutelerà l’autonomia"
Bersani: colpe a guardie per salvare ladri
Sulla vicenda Bankitalia il premier tutelerà l’autonomia. La posizione di Gentiloni viene delineata da fonti di Palazzo Chigi che smentiscono le ricostruzioni «di vario segno» apparse oggi sui quotidiani in merito alla vicenda Bankitalia. Le stesse fonti sottolineano che sul tema della Banca d’Italia le decisioni del Presidente del Consiglio «saranno basate sulle prerogative a lui attribuite dalla legge ed ispirate esclusivamente al criterio di salvaguardia dell’autonomia dell’Istituto».
Il governo mette dunque un punto fisso sulle polemiche seguite all’approvazione della mozione presentata martedì dal Pd alla Camera sulla nomina del prossimo governatore della Banca d’Italia. E la bagarre sulla presunta ingerenza del Parlamento nella scelta del prossimo inquilino di palazzo Koch, non influenzerà dunque la scelta di Gentiloni. Non solo. Palazzo Chigi sottolinea ancora come la sottosegretaria Maria Elena Boschi goda della «piena fiducia» del presidente del consiglio. Le stesse fonti osservano che ancora ieri sera Gentiloni e Boschi hanno lavorato a lungo sui temi della legge di bilancio.
Il tema però agita ancora il panorama politico. Secondo Pierluigi Bersani, «è in corso l’eterno gioco tra guardie e ladri. Si vuole dare tutto addosso alle guardie per lasciare tranquilli i ladri. Faccio notare che negli Stati Uniti, prima hanno messo in galera Madoff e poi si sono chiesti se la Sec avesse fatto tutto il necessario», scrive sulla sua pagina di Facebook l’esponente di Mdp.
Di diverso segno la posizione di Ap. «Noi difendiamo l’indipendenza di Banca d’Italia e allo stesso tempo aspettiamo la proposta del presidente del Consiglio e del ministro dell’Economia e in base a quella giudicheremo», sostiene il ministro degli Esteri Angelino Alfano al suo arrivo al pre vertice del Ppe. «Ci sembrano esagerate alcune reazioni contro il Pd - aggiunge Alfano - che è un grande partito e nel parlamento ha diritto di esprimere le proprie opinioni».
Secondo Silvio Berlusconi, invece, «certamente la Banca d’Italia non ha svolto il controllo che ci si attendeva, non sono del tutto senza senso le volontà di un controllo su quello che si è verificato». Parlando del caso Visco al suo arrivo al pre-vertice del Ppe, il leader di Forza Italia insiste: «Peraltro in questo si può vedere quella voglia della sinistra di occupare tutte le posizioni di potere una volta lo facevano dopo le elezioni ora lo fanno prima».
È dura infine la posizione del M5S, che attacca direttamente il Pd: «Per far ripartire le banche non ci vuole il PD. Non me ne frega niente del segretario che va contro il presidente del Consiglio. Sulle banche il PD è il principale responsabile del disastro, perché Mps era un partito e non una banca», sostiene Luigi Di Maio a margine della presentazione della tappa della Formula E a Roma. «Hanno messo loro e lasciato loro lì il governatore di Bankitalia e il capo di Consob - conclude il candidato premier del Movimento 5 Stelle -. Ora Renzi vuole rifarsi una verginità fingendo la battaglia su Visco. Ma è una sciocchezza sappiamo bene che lui e la Boschi sono tra i principali responsabili di questo disastro bancario».