Bankitalia, Sì alla mozione, "bisogna chiarire di chi è l’oro"
L’aula del Senato ha approvato la mozione presentata da Alberto Bagnai (Lega) e Laura Bottici (M5S) sulla proprietà delle riserve auree della banca
La mozione è passata ieri sera, ma subito dopo è scatta la corsa nella maggioranza a rassicurare che Bankitalia non è sotto attacco. Come riporta il Corriere della Sera l’aula del Senato ha approvato la mozione presentata da Alberto Bagnai (Lega) e Laura Bottici (M5S) sulla proprietà delle riserve auree della banca centrale con 141 sì, 83 no e 12 astenuti. La mozione “impegna il governo ad adottare le opportune iniziative al fine di definire l’assetto della proprietà delle riserve auree detenute dalla Banca d’Italia nel rispetto della normativa europea”. E ad “acquisire le notizie relative alla consistenza e allo stato di conservazione delle riserve auree ancora detenute all’estero e le modalità per l’eventuale loro rimpatrio”. La premessa di questa iniziativa, si legge, è che “la Banca d’Italia è il quarto detentore di riserve auree al mondo”: 2.452 tonnellate costituite quasi interamente da 95.493 lingotti, custoditi “prevalentemente nei propri caveau e in parte all’estero”. Su questo tesoro, secondo 5 Stelle e Lega, è necessario “un intervento legislativo chiarificatore” perché “la detenzione” da parte di Bankitalia dell’oro “non implica alcun implicito diritto di proprietà”.
Bottici, presentando la mozione, ha esordito così: “In primis vorrei dichiarare che nessuno della maggioranza ha mai detto di voler utilizzare le riserve auree per il pagamento del debito pubblico o per coprire le spese correnti”. Ma una legge serve perché “mettiamo si sciolga l’Ue, per cui non c’è più la Bce e non abbiamo più l’euro. Dove vanno le riserve auree e come fanno a ritornare nella proprietà dello Stato? Non è scritto da nessuna parte”. Bagnai ha assicurato che “l’indipendenza della banca centrale non è in discussione. Nessuno pensa di dare l’oro al governo, ma è importante affermare che quell’oro è l’oro degli italiani”. Anna Maria Bernini (Forza Italia) ha parlato di dibattito “in parte surreale e in parte dannoso in un momento di grave crisi economica”. Per il Wall Street Journal i “i populisti vanno avanti per prendere il controllo” di Bankitalia.
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