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Economia
Dalla City un siluro al premier: "L'Italia tornerà in recessione"

Barclays vede nero sull'Italia. Il Pil del nostro Paese, dopo una media trimestrale di crescita intorno allo 0,3%, salirà dello 0,2% nel secondo trimestre e dello 0,1% nel terzo. Il Paese tornerà poi in recessione, con due trimestri di contrazione del prodotto interno lordo dello 0,1% e dello 0,2% rispettivamente. Solo successivamente l'economia italiana tornerà a recuperare, ma a un ritmo "molto modesto". Lo sottolineano gli analisti della banca britannica, i quali, dopo il voto a favore della Brexit, hanno tagliato la stima di crescita del Pil 2016 allo 0,8% per quest'anno (-0,2%) e al -0,1% nel 2017.

In quest'ultimo caso la sforbiciata alla previsione e' molto piu' consistente, pari al 1,3%. Gli esperti spiegano che, nonostante il contesto favorevole dato dalla politica monetaria della Bce, dai bassi prezzi delle materie prime, dalla politica fiscale e dal miglioramento delle condizioni del mercato del lavoro, le debolezze strutturali dell'Italia che non sono state ancora superate impediranno probabilmente al Paese di assorbire in maniera veloce lo shock derivante dalla Brexit.

Pertanto Barclays si aspetta che la gia' modesta e fragile ripresa perda ulteriormente vigore nei prossimi trimestri, in quanto è probabile che i venti contrari derivanti dalla volatilità dei mercati finanziari e dall'outlook politico domestico incerto si traducano in un "grave freno" per la domanda interna. Per gli esperti saranno gli investimenti, gia' anello debole della ripresa, a subire il colpo piu' duro, ma ci sono rischi al ribasso anche sui consumi privati. Altro problema e' poi quello delle banche, con la Brexit che ha aumentato le pressioni sul comparto. E' quindi probabile che gli istituti di credito frenino ulteriormente nell'erogazione di capitali alle imprese non finanziaria italiane. L'indice Msci delle banche italiane che ha riportato un -16% tra il 23 giugno e il 15 luglio (-45% da inizio anno) contro una media europea a -9% (-20% da inizio anno).

"A nostro parere sono stati fatti molti passi avanti dal Governo per rafforzare la stabilita' del comparto, ma ulteriori misure sono necessarie per migliorare la qualita' e la redditivita' degli asset", spiegano gli analisti secondo i quali questo e' il principale motivo di un andamento piu' debole. "Ripristinare la sicurezza sul sistema creditizio italiano e' fondamentale se si vuole evitare un deterioramento dello scenario economico, evento da noi stimato. Con il livello dei crediti deteriorati che e' tornato a salire, unito allo stress posto dal mercato, il livello di rischio sulle previsioni di investimento aumenta, in quanto le aziende potrebbero trovarsi a mediare un calo dei crediti elargiti alle societa' non finanziarie". Per evitare l'instaurarsi di un circolo vizioso, il Governo sta studiando differenti soluzioni per affrontare i problemi di capitalizzazione e liquidita' delle banche, in particolare in relazione a Monte dei Paschi, che dovra' rispondere alla richiesta della Bce di ridurre il carico di Npl nel suo portafoglio di 10 miliardi di euro entro il 2018. Tra le azioni sotto scrutinio, una ricapitalizzazione di Atlante o la costituzione di un fondo similare.

"Riteniamo sia meglio implementare una soluzione piu' ampia, in quanto se tutte le sofferenze iscritte a bilancio dovessero essere cedute a prezzi correnti, il sistema necessiterebbe di un'iniezione di 40 miliardi per coprire la differenza", puntualizza Barclays. Tornando al contesto politico, gli analisti sottolineano infine che le elezioni amministrative di giugno hannpo mostrato come il consenso del Governo Renzi "stia rapidamente calando", alimentando le preoccupazione del mercato sul fatto che la riforma costituzionale possa non passare l'esame del referendum, soprattutto se la consultazione dovesse diventare un indicatore dell'approvazione popolare al Governo Renzi e dell'atteggiamento pro-riforme dell'esecutivo. Una vittoria del "no" al referendum, concludono da Barclays, potrebbero portare a una crisi di Governo e provocare un'inversione del sentiment di mercato "con conseguenze" negative "significative sull'outlook economico".

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italiabarclays: tornerà in recessionerischia grosso con referendum





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