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Economia
Bce: "Aggiustamenti di bilanci e riforme lente gravano sulla crescita"

La ripresa economica nell'Eurozona sta proseguendo, trainata dalla domanda interna, mentre la domanda estera rimane debole. Quella interna continua a essere sorretta dalle misure di politica monetaria. Il loro impatto favorevole sulle condizioni finanziarie, assieme al miglioramento della redditivita' delle imprese, incentiva gli investimenti. E' quanto si legge nel bollettino mensile della Bce, dal quale si apprende inoltre che l'orientamento monetario accomodante, il persistente aumento dell'occupazione risultante dalle riforme strutturali attuate in precedenza e il prezzo ancora relativamente basso del petrolio dovrebbero continuare a sostenere il reddito disponibile reale delle famiglie e i consumi privati. In aggiunta, l'orientamento fiscale nell'area dell'euro e' lievemente espansivo.

Al tempo stesso pero' la ripresa economica nell'area dell'euro e' ancora frenata dal processo di aggiustamento dei bilanci in diversi settori, dal ritmo insufficiente di attuazione delle riforme strutturali in alcuni Paesi e dalle prospettive di crescita contenuta nei mercati emergenti. I rischi per le prospettive di crescita dell'area dell'euro restano orientati verso il basso. Inoltre e' probabile che il tasso d'inflazione dell'Eurozona si collochi su valori lievemente negativi nei prossimi mesi e che poi riprenda a salire nella seconda meta' del 2016 per motivi in larga parte riconducibili a effetti base. Successivamente i prezzi al consumo dovrebbero registrare un ulteriore recupero nel 2017 e nel 2018, sorretto dalle misure di politica monetaria della Bce e dalla ripresa economica. L'inflazione complessiva nell'area euro si e' mantenuta attorno allo zero negli ultimi mesi. Questo basso livello continua a riflettere principalmente l'impatto del tasso di variazione sui dodici mesi fortemente negativo dei prezzi dei beni energetici.

Al tempo stesso gran parte delle misure dell'inflazione di fondo non mostra una chiara tendenza al rialzo. Le spinte interne sui prezzi rimangono moderate. Le misure delle aspettative di inflazione a lungo termine ricavate dai dati di mercato si sono stabilizzate su livelli bassi e rimangono sostanzialmente inferiori a quelle basate sulle indagini. Dopo l'ampio pacchetto di misure di politica monetaria adottato dalla Bce ai primi di marzo, le condizioni finanziarie generali nell'area dell'euro sono migliorate. La trasmissione dello stimolo monetario alle imprese e alle famiglie, in particolare attraverso il sistema bancario, si sta rafforzando. La crescita della moneta e' rimasta solida, mentre il tasso di incremento dei prestiti continua ad aumentare gradualmente. Le fonti interne di creazione di moneta rimangono la determinante principale della crescita dell'aggregato monetario ampio. I bassi tassi di interesse, le operazioni mirate di rifinanziamento a piu' lungo termine e il programma ampliato di acquisto di attivita' finanziarie sostengono il miglioramento della dinamica della moneta e del credito. Il costo della provvista bancaria e' diminuito ulteriormente e le banche hanno trasmesso le migliori condizioni di finanziamento alla clientela attraverso tassi sui prestiti piu' contenuti. Nell'insieme, le misure di politica monetaria in vigore da giugno 2014 hanno migliorato nettamente sia le condizioni di prestito per famiglie e imprese sia i flussi di credito nell'intera area dell'euro.

Le misure di politica monetaria adottate a maggio 2016 sostengono il continuo recupero della crescita dei prestiti, favorendo la ripresa dell'economia reale. La Bce continua ad attendersi che i tassi si mantengano su un livello pari o inferiore a quello attuale per un prolungato periodo di tempo e ben oltre l'orizzonte degli acquisti netti di attivita'. Per quanto concerne le misure non convenzionali di politica monetaria, dando seguito alla decisione assunta il 10 marzo 2016, la Banca centrale ha iniziato ad ampliare gli acquisti mensili nell'ambito del programma di acquisto di attivita' a 80 miliardi di euro, rispetto ai precedenti 60 miliardi di euro. Tali acquisti dovrebbero proseguire sino alla fine di marzo 2017, o anche oltre se necessario, e in ogni caso finche' il Consiglio direttivo non riscontrera' un aggiustamento durevole dell'evoluzione dei prezzi, coerente con il proprio obiettivo di inflazione. Inoltre, a giugno la Bce condurra' la prima della nuova serie di operazioni mirate di rifinanziamento a piu' lungo termine (OMRLT II) e avviera' gli acquisti nell'ambito del programma di acquisto di attivita' del settore societario.

Per la Banca centrale europea e' quindi essenziale mantenere un grado appropriato di accomodamento monetario per il tempo necessario a sostenere il vigore della ripresa economica nell'area dell'euro e ad accelerare il ritorno dell'inflazione su livelli inferiori ma prossimi al 2%. Il Consiglio direttivo continuera' quindi a seguire con attenzione l'evoluzione delle prospettive per la stabilita' dei prezzi e, se necessario per il conseguimento del proprio obiettivo, agira' ricorrendo a tutti gli strumenti disponibili nell'ambito del proprio mandato. Per l'Istituto e' infine indispensabile assicurare che le condizioni di inflazione estremamente bassa non si radichino in effetti di secondo impatto sul processo di formazione di salari e prezzi.

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secondo la bce esistono rischi di rallentamento della ripresa





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