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Economia
Bce,avanti con Qe da 20 miliardi al mese. Lagarde lancia la "strategic review"

I tassi della Bce resteranno "sui livelli attuali, o più bassi, finché le prospettive d'inflazione convergeranno robustamente vicino al 2%" e il quantitative easing, ripreso a inizio novembre, "continuerà finché servirà". Christine Lagarde conferma come previsto il ritmo del riaquisto degli acquisti di titoli per sostenere il rialzo dell'inflazione nell'Eurozona.

Il comunicato dell'Eurotower sull'avvio della strategic review/"Dal 2003 l'economia dell'area dell'euro e a livello mondiale è stata interessata da profondi cambiamenti strutturali - si legge in un comunicato della Bce - Il calo della crescita potenziale, a fronte del rallentamento della produttività e dell'invecchiamento demografico, nonchè l'eredità della crisi finanziaria hanno compresso i tassi di interesse, riducendo il margine della Bce e delle altre banche centrali per un allentamento della politica monetaria con strumenti convenzionali in presenza di andamenti congiunturali avversi. Inoltre, affrontare bassi livelli di inflazione e' diverso rispetto alla sfida storica di un'inflazione elevata. La minaccia alla sostenibilita' ambientale, la rapida digitalizzazione, la globalizzazione e l'evoluzione delle strutture finanziarie hanno ulteriormente trasformato il contesto in cui opera la politica monetaria, incluse le dinamiche dell'inflazione". Dinanzi a queste sfide, il Consiglio direttivo ha deciso di intraprendere un riesame della propria strategia di politica monetaria, "nel pieno rispetto del mandato di stabilita' dei prezzi sancito dal Trattato".

Nella sua seconda conferenza stampa dopo aver presieduto per la seconda volta la riunione del Consiglio direttivo che ha deciso di lasciare i tassi di interesse invariati, la banchiera centrale francese ha spiegato che l'Eurotower intende anche "continuare a reinvestire, integralmente, il capitale rimborsato sui titoli in scadenza per un prolungato periodo di tempo successivamente alla data in cui inizieremo a innalzare i tassi di interesse di riferimento e in ogni caso finchè sarà necessario per mantenere condizioni di liquidità favorevoli e un ampio grado di accomodamento monetario". 

Il Consiglio direttivo si attende che i tassi di interesse di riferimento "si mantengano su livelli pari o inferiori a quelli attuali finche' non vedra' le prospettive di inflazione convergere saldamente su un livello sufficientemente prossimo ma inferiore al 2% nel suo orizzonte di proiezione e tale convergenza non si riflettera' coerentemente nelle dinamiche dell'inflazione di fondo". Anche perché, ha spiegato la Lagarde, "i dati che si sono resi disponibili dopo la scorsa riunione del Consiglio direttivo indicano il protrarsi di pressioni inflazionistiche contenute e deboli dinamiche di crescita nell'area dell'euro su cui continuano a pesare le condizioni del settore manifatturiero".

Per la numero uno della Bce, "i rischi per le prospettive di crescita dell'area dell'euro, connessi a fattori geopolitici, crescente protezionismo e vulnerabilità nei mercati emergenti, restano orientati al ribasso sebbene siano divenuti lievemente meno pronunciati".  Il riferimento è soprattutto alla "fase uno del negoziato Usa-China sui dazi" che "ha leggermente ridotto le incertezze". 

Sul nuove fronte aperto dalla Casa Bianca e cioè l'Europa (minacciati dazi al settore auto), la banchiera centrale ha spiegato di aver "tratto qualche elemento di conforto dall'incontro fra la presidente della Commissione Europea Ursula Von der Leyen e il presidente Donald Trump. Il tono dell'incontro e la determinazione a proseguire i negoziati lasciano ben sperare. A febbraio ci sarà un nuovo meeting a Washington e seguiremo i risultati di quel meeting".

Sulle prospettive dell'andamento dei prezzi, la Lagarde ha spiegato che "le misure dell'inflazione di fondo restano generalmente contenute, sebbene vi siano alcune indicazioni di un lieve aumento in linea con le aspettative precedenti. Se da un lato le pressioni sul costo del lavoro si sono intensificate a fronte di condizioni piu' tese nei mercati del lavoro, dall'altro la più debole dinamica di crescita ritarda la loro trasmissione all'inflazione. Ci si attende che nel medio periodo l'inflazione aumenti, sostenuta dalle nostre misure di politica monetaria, dall'espansione economica in atto e dalla solida crescita salariale".

Nel frattempo, "per poter fruire appieno dei benefici derivanti dalle nostre misure di politica monetaria, le altre politiche devono contribuire in modo più decisivo a incrementare il potenziale di crescita a più lungo termine, a sostenere la domanda aggregata nella fase attuale e a ridurre le vulnerabilità", ha consigliato la Lagarde, riferendosi ai governi nazionali dei Paesi dell'Eurozona. "L'attuazione delle politiche strutturali nei paesi dell'area dell'euro - ha aggiunto - va considerevolmente accelerata per rafforzare la produttività e il potenziale di crescita dell'area, ridurre la disoccupazione strutturale e incrementare la capacità di tenuta"

La Bce, infine, ha come previsto, lanciato formalmente la "review" della sua strategia di politica monetaria ovvero una riflessione sull’obiettivo di inflazione (che oggi deve essere "sotto ma vicino al 2% nel medio termine") e sugli strumenti per raggiungerlo. Un discussione interna che "durerà fino a fine anno, credo che avremo un risultato verso novembre, ma se occorrerà più tempo allora durerà fino a che deve durare" e riguarderà anche i modi per considerare il cambiamento climatico, l’evoluzione tecnologica e le disuguaglianze. "Le nostre economie sono investite da profondi cambiamenti è quindi tempo di un riesame della strategia per assicurare che assolviamo il nostro mandato nel miglior interesse degli europei", ha spiegato la Lagarde.

"Ho le mie idee così come le hanno gli altri. Penso che dobbiamo arrivare il più possibile a una visione condivisa per portare avanti efficacemente il nostro mandato. Saranno proposte differenti visioni, ma non escludo niente e non prevedo quali saranno i risultati", ha aggiunto.

"Le considerazioni sul climate change - ha specificato poi - saranno sicuramente un aspetto importante. Nel frattempo ci stiamo già muovendo per quanto riguarda i fondi propri della Bce, come ad esempio il fondo pensione, stiamo accentuando l'enfasi sui requisiti di sostenibilita'".

In prospettiva, ha spiegato, la strategic review potrebbe portare a modifiche anche per quanto riguarda gli acquisti di corporate bond nell'ambito del quantitative easing. Lagarde ha inoltre indicato di condividere l'analisi della Banca dei Regolamenti internazionali secondo cui il climate change rappresenta una minaccia alla stabilità finanziaria". A questo scopo serve secondo Lagarde un sistema armonizzato a livello globale che sia implementato in modo uniforme.

 

 

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