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Economia
Bio-on, arresti e perquisizioni. La parabola della 'regina' dell'Aim

Arresti Bio-on: presidente Astorri ai domiciliari, 9 indagati

Sono Marco Astorri, socio e presidente del consiglio di amministrazione di Bio-on, Guido Cicognani, socio e vicepresidente del cda e Gianfranco Capodaglio, presidente del collegio sindacale i destinatari delle tre misure cautelari personali eseguite dalla guardia di finanza di Bologna nell'ambito dell'operazione "Plastic Bubbles" con le accuse di false comunicazioni sociali e manipolazione del mercato. Il primo è stato sottoposto agli arresti domiciliari, mentre gli altri due alla misura cautelare interdittiva del divieto di esercitare uffici direttivi di persone giuridiche. L'inchiesta vede complessivamente indagate nove persone (fra amministratori, sindaci, direttore finanziario e revisore) e nasce dal monitoraggio svolto dalle fiamme gialle del nucleo di polizia economico finanziaria sull'andamento delle contrattazioni in Borsa relativi ai principali titoli azionari di aziende operanti nell'area bolognese. Questa attività ha consentito, lo scorso luglio, di rilevare e segnalare all'autorità giudiziaria una forte anomalia - secondo la ricostruzione degli investigatori - dell'andamento del titolo di Bio-on a seguito della pubblicazione di un report da parte del fondo americano Quintessential che ne ha messo in discussione la veridicità dei dati contabili e la solidità finanziaria. 

Bio-On, la parabola: dal miliardo in Borsa agli arresti 

È stata vertiginosa la parabola di Bio-On, fino a qualche mese fa 'regina' dell'Aim, il mercato di Borsa Italiana dedicato alle piccole imprese, su cui aveva superato il miliardo di valore. Il gruppo bolognese, nato nel 2007, voleva rivoluzionare il mondo della produzione delle bioplastiche attraverso l’uso del polimero PHA (polidrossialcanoati).

- LO SBARCO IN BORSA: Proprio 5 anni fa - era il 24 ottobre 2014 - il gruppo si è quotato sull'Aim di Piazza Affari, con un prezzo di 5 euro ad azione, raccogliendo poco meno di 7 milioni, che valorizzavano la società 66,2 milioni di euro. Alla fine dell'anno successivo le azioni valevano già 15,2 euro, facendo salire il valore del gruppo a oltre 220 milioni, con il primo balzo della storia dell'azienda. Dopo un 2016 di assestamento, la corsa riprende nel 2017, quando la capitalizzazione arriva alla soglia dei 550 milioni.

- I MASSIMI DEL 2018: È lo scorso anno che Bio-On diventa una società che vale oltre 1 miliardo, quello che nel gergo delle start-up si chiama un 'Unicorno'. I rialzi la spingono fino a valere 1 miliardo e 69 milioni; l'ex start-up bolognese vede entrare nell'azionariato, sia pure con quote non alte, anche giganti della finanza come BlackRock, nonostante sul titolo non ci siano studi di broker e analisti se non quelli di Banca Finnat, che ha accompagnato il gruppo alla quotazione e che comunque hanno un prezzo obiettivo più basso del valore borsistico.

- L'ATTACCO DI QUINTESSENTIAL E IL CROLLO: La scorsa estate, alla fine di luglio, Quintessential Capital Management, un fondo americano, pubblica un report il cui titolo non lascia adito a dubbi. "Bio-On: una Parmalat a Bologna?" 25 pagine di analisi che mettono sotto tiro contabilità, modello produttivo, fondatezza della tecnologia alla base. Quintessential è famoso nel mondo della finanza per aver già fatto le pulci, con discreto successo, a diverse società. Nel giro di poco tempo il titolo dell'azienda bolognese crolla del 70%, da circa 50 a 15 euro per azione. Le risposte della società restitutiscono alla quotazione di Bio-On un po' di respiro.

- I CONTI 2019 E IL NUOVO SCIVOLONE: All'inizio di ottobre il gruppo pubblica i risultati al 30 giugno: è una nuova doccia fredda. La perdita passa da circa tre a oltre 10 milioni, i ricavi crollano da 6,12 milioni a 917 mila euro. "Questa diminuzione è dovuta alla scelta di rallentare nella prima parte dell'anno 2019 le attività di licensing nell'ottica di sviluppo dell'attività produttiva diretta, con conseguenti implicazioni sulle attività di investimento e sviluppo", spiega la società. Quintessential torna all'attacco: "I risultati non ci hanno stupito e confermano la correttezza della nostra analisi - spiega il fondatore del fondo Gabriele Grego - inoltre, abbiamo appreso la notizia delle dimissioni del Nomad, organo preposto al controllo della corretta attività delle società quotate all'Aim". Per il presidente di Bio-on l'attacco "è stato solo speculativo".

- L'INCHIESTA E GLI ARRESTI: Dopo la posizione presa da Quintessential sulla società e sul titolo si erano puntati gli occhi della procura di Bologna e anche della Consob; al tempo stesso il presidente di Bio-On Astori aveva presentato una denuncia al carabinieri per difendere l'operato della società. All'alba di oggi le ultime novità dell'intricata storia: con l'operazione 'Plastic Bubbles' arrivano le misure cautelari e l'accusa di falso in bilancio e di manipolazione del mercato, oltre a un maxisequestro milionario. 

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