Boccia: "Spread sganciato dai fatti. Politici facciano meno dichiarazioni"
Conti pubblici, Boccia: "Spread sta aumentando su percezione non sui fatti"
Conti pubblici, Boccia: "Spread sta aumentando su percezione non sui fatti"
L'allargamento del differenziale tra i rendimenti dei titoli di stato italiani e quelli tedeschi non si basa sui fatti ma sulla percezione. "E non e' vero" che agli italiani non interessa "perche' le rate del mutuo salgono". Ne e' convinto Vincenzo Boccia, presidente di Confindustria, secondo cui non bisognerebbe prestare troppa attenzione alle dichiarazioni che provocano quell'allargamento. Da New York, dove ieri nella serata americana e' stato protagonista di un evento alla New York University volto a promuovere una "nuova narrativa italiana", Boccia ha dichiarato: "L'Italia e' un Paese che ha potenzialita' incredibili; e' la seconda manifattura d'Europa. Non stiamo troppo a guardare le dichiarazioni (dei membri della coalizione di governo M5S-Lega, ndr) perche' ad oggi lo spread sta andando solo per percezione, non sta aumentando su fatti o elementi di merito".
Il numero uno di Confindustria ha aggiunto: "Alla fine ci auguriamo tutti che il buon senso prevalga anche nelle attenzioni del governo, al di la' delle dichiarazioni. Certe volte sarebbe opportuno fare meno dichiarazioni" per evitare di dare una percezione di criticita' all'estero, Stati Uniti inclusi, "che non dovremmo e non potremmo avere". E' bene, dunque, "calmierare" le esternazioni perche' "occorre un'Europa delle soluzioni, non delle colpe degli altri". Pur dicendo che Confindustria ha "tantissimi punti di divergenza" con il governo, Boccia ha ricordato le recenti parole del ministro degli Affari europei, Paolo Savona, secondo cui la manovra va cambiata "se lo spread ci sfugge". Questo suggerisce che "c'e' un senso di responsabilita'". E parlando di Europa, il numero uno di Confindustria ha risposto a varie domande del pubblico in sala dicendo che "va riformata ma non va usata come alibi per non affrontare le questioni nei singoli Paesi". Quindi non vanno usate le prossime elezioni europee per non affrontare le questioni italiane come il debito pubblico alto. E il dibattito non deve essere "Europa si', Europa no ma quale Europa immaginiamo. Altrimenti e' un suicidio".
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