Boom di occupati negli States. Ora la Yellen si prepara a rialzare i tassi
Le'economia degli Stati Uniti continua a marciare. In dicembre gli Usa hanno creato 292.000 nuovi posti di lavoro nei settori non agricoli, stracciando il consenso fermo a 200.000. I nuovi posti di lavoro creati dal settore privato si sono attestati invece a 275.000 unita'. Lo ha reso noto il Dipartimento del Lavoro Usa, aggiungendo che sempre a dicembre il tasso di disoccupazione si e' attestato al 5%, in linea al consenso e al dato precedente che e' stato confermato. Il dato sui nuovi posti di lavoro nei settori non agricoli di novembre e' stato rivisto a +252.000 e quello di ottobre a +307.000. Unico neo, secondo gli esperti, è che la retribuzione media oraria, sempre a dicembre, e' infine scesa dello 0,04% mese su mese a 25,24 dollari.
Secondo Christoph Balz, analista di Commerzbank, il dato sul mercato del lavoro implica che le imprese americane hanno fiducia nell'outlook dell'economia statunitense nonostante i venti contrari a livello globale. I salari sono rimasti praticamente fermi, ma per l'esperto cio' e' dovuto solo a questioni statistiche. "Il report" odierno "suggerisce come sia probabile che la Fed continuera' ad alzare i tassi, presumibilmente nella riunione di marzo", conclude Balz.
La Casa Bianca ha salutato il nuovo dato sull'occupazione, sottolineando che "sono stati creati più posti di lavoro negli ultimi due anni che in qualunque altro biennio dal 1998-2000". Per Jason Furman, consigliere economico del presidente Barack Obama, "il tasso di disoccupazione ha registrato il biennio di ribassi più sostenuti in trent'anni. Sono stati creati 14,1 milioni di posti di lavoro in 70 mesi di crescita consecutivi, la serie migliore di sempre". "La cosa più importante è che i salari sono cresciuti al passo più rapido nell'anno che in qualunque altro periodo da quando la ripresa è cominciata", ha detto Furman, sottolineando che "c'è comunque ancora lavoro da fare per creare altri posti di lavoro e fare crescere più rapidamente i salari".