Boom di trattamenti beauty bio (+47%). Spesa per green resta del 12% più alta
boom quello che coinvolge la bellezza sostenibile rilevato da Uala sito e applicazione leader in Italia dedicato al mondo beauty
È un vero e proprio boom quello che coinvolge la bellezza sostenibile rilevato da Uala, (https://www.uala.it/), sito e applicazione leader in Italia dedicato al mondo beauty, che svela i risultati di un’indagine dedicata alla consapevolezza green del mondo beauty.
Bio: quanto ci costi
La prima evidenza è che cresce la preferenza degli utenti per quei trattamenti che utilizzano esclusivamente prodotti naturali e biologici con un +47% di prenotazioni rispetto allo scorso anno, mosso soprattutto da colorazioni con pigmenti naturali, con ingredienti biologici e trattamenti cutanei a base di prodotti totalmente green. Ma preferenza degli italiani per trattamenti di bellezza che non impattino eccessivamente sull’ambiente non è sempre una scelta facile, almeno per le tasche. Per l’estetica con prodotti 100% green, infatti, gli utenti devono mettere in conto in media una spesa del 12% più alta rispetto a chi sceglie trattamenti non di origine organica.
“L’attenzione al rispetto del pianeta sta investendo moltissimi settori e tra questi anche il beauty – commenta Alessandro Bruzzi, CEO e co-fondatore di Uala – Ecco perché siamo disposti a spendere di più per prenotare un trattamento che riesca a renderci belli senza sensi di colpa verso l’ambiente. Ma c’è una buona notizia: green non è sempre sinonimo di prezzi alti. Se spesso per i capelli bisogna mettere in conto cifre maggiori rispetto alla media, per il corpo - ad esclusione dalle categorie più costose dei trattamenti con prodotti di sintesi come acidi glicolici e mandelici e che sfruttano componenti naturali - la spesa può arrivare ad essere anche del 14% inferiore.”
Saloni a impatto zero
Uala ha inoltre chiesto ai saloni presenti sul portale quale fosse il loro impegno nel rispettare l’ambiente*. Si scopre così che la plastica resta ancora uno dei principali ostacoli per un’attività sostenibile. Solo poco più della metà (52%) dei saloni intervistati ha sostituito le mantelline usa e getta con quelle lavabili e appena il 37% dei saloni predilige prodotti con confezioni in vetro e alluminio, più smaltibili rispetto alla plastica. Buone notizie invece per la raccolta differenziata che, anche nel mondo della bellezza, sembra prassi consolidata: l’81% dei gestori di saloni beauty conferma infatti di differenziare gli scarti. Alta anche l’attenzione verso l’energia con il 56% dei rispondenti che dichiara di aver fatto installare inverter e/o pompa di calore. Quasi 1 salone su 4 (24%) ha inoltre a cuore il risparmio dell’acqua con l’installazione di rubinetti termostatici, mentre 1 professionista su 3 (34%) ha ridotto l’impatto della propria attività utilizzando, quando possibile, arredamento creato con materiali di riciclo.
Appena il 7% dei saloni ammette di non aver ancora adottato pratiche amiche dell’ambiente.
Dall’indagine emerge inoltre un altro dato che conferma la tendenza green del mondo beauty: quasi un salone su 5 (19%) dichiara di dotarsi esclusivamente di prodotti bio, mentre sommando i saloni che ne hanno prevalentemente e qualcuno, la percentuale sale all’81%. Alto anche il numero di saloni che presta attenzione alla provenienza dei cosmetici che utilizza e in particolare al fatto che questi non vengano testati su animali, 78%. L’attenzione agli animali, però, non si traduce sempre nell’acquisto di prodotti veg, dal momento che oltre un salone su 3 (36%) dichiara di non poter ancora vantare neanche un prodotto vegano tra quelli esposti in salone.
Trattamenti amici dell’ambiente
Nella top 5 delle coccole amiche dell’ambiente più prenotate sul portale ci sono al primo posto l’hair gloss, senza ammoniaca, spesso a base di lavanda e olio di jojoba, che può essere utilizzato sia come trattamento che come gloss se unito ad una colorazione. Secondo posto per il trattamento per la cute all’argilla bianca e oli naturali, seguito dalla colorazione con pigmenti naturali e biologici a base di erbe tintorie o henné o con estratti di frutti e piante. Entra tra i più richiesti anche lo Scrub corpo bio, a base di sale, zucchero e caffè; chiude la classifica la Bio mousse per lo styling finale dei capelli.
Non solo: le frontiere del green sono in continua espansione. Tra i trattamenti che si stanno conquistando lo scettro di più innovativi ci sono i bendaggi salini drenanti, che vengono effettuati utilizzando delle garze riciclabili imbevute in una soluzione salina concentrata, utili a drenare e detossinare il corpo, mentre per i capelli si afferma la fortuna del tè matcha – già di tendenza in cucina – che aiuta a depurare il cuoio capelluto e a difendere i capelli dall’inquinamento e dalle irritazioni delle polveri sottili.
*indagine condotta su un campione di oltre 250 saloni in tutta Italia
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