Borghi e Bagnai spaventano il mercato. Lo spread s'impenna. Borsa -2% con WS

"C'è un titolo dell'Ansa che dice che la Borsa cala e lo spread sale per colpa di Salvini. Questi giornalisti italiani sono incredibili, per questo preferisco parlare direttamente con milioni di italiani su Facebook, bypassando agenzie e giornali che a volte fanno un esercizio di fantasia inimmaginabile". In un video pubblicato sul suo profilo social, il vicepremier e ministro dell'Interno Matteo Salvini fa come il superministro del Lavoro e dello Sviluppo economico Luigi Di Maio criticando spesso i giornalisti.

"La Borsa - aggiunge Salvini - starebbe scendendo e lo spread salendo perchè io ho confermato che vogliamo intervenire sulla legge Fornero e perchè ho detto che in Europa vogliamo stare da protagonisti non possiamo pagare per avere in cambio immigrati? Per aver detto quello che c'è nel programma di governo? Siamo seri".

A parte le preoccupazioni sulle coperture finanziarie di alcuni interventi di politica economica inseriti nel contratto di governo M5S-Lega, temi quindi non nuovi, Salvini ha parzialmente ragione, perchè andando ad osservare l'andamento negativo odierno dello spread sul mercato secondario e quello del Ftse-Mib di Piazza Affari, il Carroccio ci ha messo del suo.

Cos'è successo? Nonostante gestori come Blackrock e Goldman Sachs considerino l'Italia come il principale problema dell'Europa (tant'è che il primo sta riducendo le proprie posizioni nel capitale di qualche blue chips tricolore), non ci sono stati segnali di panico ma in tarda mattinata il nostro Paese è tornato nel mirino del mercato. Il differenziale Btp-Bund si è improvvisamente allargato fino a 236,61 punti base (240 punti a poco dalla chiusura delle contrattazioni e il tasso del titolo italiano a due anni è salito di quasi 40 punti base, passando dallo 0,56% della chiusura di ieri allo 0,94%), in rialzo di oltre 20 punti base rispetto alla chiusura di ieri.

Il Ftse Mib, invece, ha accelerato al ribasso, zavorrato dalle banche (che hanno reagito immediatamente al peggioramento dello spread), di oltre l'1% arrivando a perdere fino al 2% con l'andamento negativo di Wall Street nel pomeriggio (pesano le preoccupazioni sulle tensioni commerciali e quelle in sede europea sui migranti). Sul mercato valutario, il cambio euro-dollaro ha toccato un minimo intraday a 1,1508. 

La ragione delle vendite, ha indicato uno strategist di Mps Capital Services, è da ricercarsi nell'elezione dei due esponenti euroscettici della Lega, Alberto Bagnai e Claudio Borghi, rispettivamente alle presidenze delle Commissioni Finanze del Senato e Bilancio della Camera. "Il mercato era rassicurato dalle parole del ministro dell'Economia Giovanni Tria, ma l'elezione di Borghi e Bagnai in due posizioni chiave, anche in ottica approvazione del Def, non è quello che gli investitori speravano", ha spiegato lo strategist.

Il movimento "è partito con vendite sull'obbligazionario italiano, si è esteso al valutario, con un calo dell'euro e poi anche ai titoli azionari bancari", hanno concluso da Mps Capital Services. "Quest'impennata dello spread mi turba come economista perchè forse vuol dire che i mercati non sono cosi efficienti come raccontano di essere, cioè non sono in grado di ottenere informazioni ovvie o non sono in grado di tenerne conto, e questo sarebbe molto grave perchè vorrebbe dire che i risparmiatori affidano i loro soldi a persone che non sanno fare il loro lavoro e vengono sorprese da vicende politiche del tutto ovvie", ha replicato Bagnai.

"Non vedo motivi di allarme che non siamo quelli connaturati alla natura fragile della governance europea. Quindi secondo me i veri motivi di allarme, se uno vuole allarmarsi, vanno ricercati in maggiore o minore efficacia dei tentativi di riforma di questa governance", ha aggiunto il senatore leghista. "In particolare - aggiunge - vediamo provenire da Francia e Germania delle dichiarazioni che meritano di essere analizzate con estrema attenzione circa il futuro dell'Eurozona e in partocolare circa il furturo della disciplina del sistema bancario di cui dovrò occuparmi nel ruolo di parlamentare".

Per Bagnai "quelle sono cose cui fare attenzione. Credo che con la svolta politica in Italia qualsiasi parlamentare italiano nella mia posizione si preoccuperebbe degli interessi dell'Italia. Questo non credo che debba preoccupare i mercati perchè se si continua sulla strada della pressione alle banche italiane e l'Italia va in difficoltà, va in difficoltà anche l'Europa quindi con spirito costruttivo ed europeista non c'è che da invitare tutti alla calma e a un confronto costruttivo".