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Economia
Borsa, terremoto per le banche Ue. Piazza Affari chiude a -1,44%

Brusco scivolone per le banche a Piazza Affari, con il doppio effetto del contagio spagnolo e delle nuove regole sui crediti deteriorati della Bce. L'Eurostoxx delle banche è stato il peggiore in Europa per tutta la seduta, trascinato al ribasso dall'andamento dei titoli bancari spagnoli e italiani. Sulla piazza di Madrid (-2,85% nel finale, il calo più ampio da oltre un anno) hanno pesato le tensioni politiche dopo il referendum per l'indipendenza della Catalogna e le più penalizzate dall'incertezza politica sono proprio le banche.

Intanto a Piazza Affari (chiusura a -1,44%) si ragiona sugli effetti delle nuove regole Bce sui crediti deteriorati e le banche affondano a partire dal Banco Bpm (-5,3%), seguito da Ubi Banca (-3,76%), Bper Banca (-2,9%), Unicredit (-2,6%). Il documento di consultazione pubblicato dal Ssm oggi prevede meccanismi di accantonamenti automatici per i nuovi crediti dubbi generati a partire dal 1 gennaio 2018. Il meccanismo prevede che un credito dubbio unsecured venga interamente svalutato in 2 anni (50% all'anno) mentre un credito dubbio secured venga interamente svalutato in 7 anni (14% circa all'anno). La norma non si applica allo stock ma l'Ssm continuera' a chiedere alle banche con elevato Npe ratio di accelerare la cessione di crediti dubbi.

Il documento è in consultazione per eventuali modifiche da oggi fino al 8 dicembre. 'Sicuramente c'è l'effetto delle nuove misure sull'andamento dei titoli - commenta un analista - anche se è un po' complicato determinarne gli effetti, specie se le nuove regole riguarderanno solo i nuovi flussi che si formeranno a partire dal 2018. Ovviamente in questo caso saranno penalizzate le banche che hanno classificato peggio i crediti in bonis e dall'esterno e' difficile quantificarlo, ma viene facile pensare che siano quelle con i piu' bassi livelli di copertura e con i piu' alti livelli di Npe ratio lordo e che hanno sviluppato con piu' ritardo adeguati modelli di erogazione di nuovo credito (ma e' ormai qualche anno che tutti i gruppi sono molto piu' attenti)'.

Si tratta di regole che 'a lungo termine miglioreranno il grado di trasparenza e omogeneita' dei bilanci'. Per un altro analista, 'la decisione di non coinvolgere nella riforma degli accantonamenti automatici lo stock di sofferenze al 31 dicembre 2017 e' un elemento positivo, in quanto avrebbe comportato maggiori accantonamenti per il sistema'. L'analista dice che 'l'effetto collaterale sara' una maggiore migrazione per fine 2017 di crediti da performing a crediti dubbi in modo da non incappare nel nuovo meccanismo di accantonamenti automatici'.

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bancheregole bce per nplnuove regole bce su sofferenze bancarie





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