Borse europee a picco per la guerra dei dazi, Milano -0,89%
Chiusura in rialzo a 266 punti per lo spread tra Btp e Bund
Chiusura in profondo rosso per le principali Borse europee. Parigi ha perso l'1,60% a 5.395 punti e analogo ribasso si è verificato a Londra dove l'indice Ftse 100 ha ceduto l'1,63%. In calo Francoforte dove l'indice Dax è arretrato dell'1,58% a 12.092 punti.
L'ipotesi di un rialzo dei dazi Usa sull'import cinese ha pesato ancora non solo su Wall Street, ma anche su Piazza Affari trascinata in scia al resto dei listini europei in calo dell'0,89%, nonostante le performance brillanti di titoli spinti dalle trimestrali: Amplifon (+9,95%), Ferrari (+3,89%), Campari (+2,2%) e Piaggio (+2,4%). Positivi anche Diasorin (+2,40), Italgas (+1,71%) e Juventus (+1,02%). Si sono registrati anche l'indebolimento dei petroliferi col calo del greggio (Saipem -4,1% ed Eni -2,57%) e sono arrivate le stime Ue sulla crescita, con l'Italia ultima. Lo spread tra Btp e Bund ha chiuso in netto rialzo a 266 punti. Tra i finanziari debacle per Fineco (-7,45%), della quale a Borsa chiusa Unicredit (-3,2%) ha avviato il collocamento del 17% del capitale. Il calo ha coinvolto anche Banco Bpm (-4,25%), Ubi (-3,40%) e Intesa (-2,08%), quest'ultima dopo i conti come del resto Cnh (-1,91%). Male pure Buzzi (-2,70%), Moncler (-2,17%) e Stm (-1,89%).
Chiusura in rialzo a 266 punti per lo spread tra Btp e Bund con il rendimento del decennale italiano al 2,62%.
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