Borse, i mercati snobbano Fitch. Lo spread ripiega a 285 in chiusura
Piazza Affari procede in leggero rialzo dopo il taglio dell'outlook di Fitch (da stabile a negativo) sull'Italia. Spread di nuovo in risalita a 291 punti
L'Europa, oggi priva della bussola di Wall Street, chiusa per la festa nazionale del Labor Day, ha chiuso a corrente alternata una seduta dove sono mancati spunti in grado di orientare con decisione gli indici (Parigi ha finito a +0,13%, Francoforte a -0,14%, Madrid a -0,16% e Londra in rialzo dello 0,9% circa).
Milano (+0,62%), inquieta ma sempre positiva nel corso della seduta dopo che venerdi' l'agenzia di rating Fitch ha rivisto al ribasso da "stabile" a "negativo" l'outlook dell'Italia sulla scia delle incertezze politiche ed economiche, ha chiuso ai massimi di seduta dopo che il vicepresidente del Consiglio Matteo Salvini ha detto che la Legge di Bilancio "sara' rispettosa di tutte le regole e che fara' pagare meno tasse agli italiani".
Sul fronte internazionale, mentre per il momento passa in secondo piano il braccio di ferro sui dazi, l'attenzione e' per la crisi in Argentina, dove il presidente Mauricio Macri ha annunciato il varo di un piano di austerita' che prevede la soppressione di diversi ministeri e una maggiore tassazione delle esportazioni, al fine di ridurre il deficit di bilancio, stabilizzare l'economia e mettere un freno alla caduta libera del peso.
A Piazza Affari, complice il calo in chiusura dello spread a 285 punti (venerdi' era salito sopra quota 290), vanno bene in particolare le banche, che riprendono il fiato dopo le pressioni precedenti. Sul Ftse Mib hanno svettato Mediobanca (+2,77%), che secondo gli analisti trae vantaggio dai trend di mercato piu' che da notizie strettamente societarie, e Ubi Banca (+3,03%), ancora sulla scia dell'aumento del target di prezzo deciso venerdi' da Morgan Stanley.
Bene gli assicurativi, sostenute dal buon andamento del comparto in Europa (l'indice di settore Euro Stoxx 600 Assicurazioni segna un +0,7% ed e' tra i migliori). In coda al listino Azimut (-1,24%) e Pirelli (-1,10%), ai minimi da inizio marzo, ancora penalizzata dal taglio di rating di Berenberg da "hold" a "sell". Fuori dal listino principale, Astaldi (-3,9%) ha aggiornato ulteriormente i minimi storici dopo avere fatto slittare il Cda per l'approvazione della semestrale al 28 settembre.
Sul mercato dei cambi, l'euro resta sopra quota 1,16 dollari: la moneta unica vale 1,1623 dollari, contro gli 1,16 dollari dell'apertura e gli 1,1651 in chiusura venerdi' e 129,105 yen, contro i 128,7 yen dell'apertura e i 129,05 della chiusura di venerdi', mentre il rapporto dollaro/yen e' a 111,07. Sale il petrolio: il future ottobre sul Wti sale dello 0,39% a 70,04 dollari al barile, mentre la consegna a novembre sul Brent si attesta in rialzo dello 0,62% a 78,12 dollari.
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