Borse in rosso per i dati macro, Milano chiude a -1,38%
Unicredit ha accusato la performance peggiore con un calo del 4,5%
Chiusura in rosso per le Borse europee, penalizzate dai deludenti dati macroeconomici. L'indice Pmi, che misura l'attivita' manifatturiera, nell'Eurozona a marzo e' sceso ai minimo da sei anni (a 47,6 punti) e in particolare sono andati peggio delle attese gli indici francese e tedesco. Parigi e Londra sono risultate le peggiori (-2%), quest'ultima risentendo della forza della sterlina, all'indomani della decisione dell'Unione europea di concedere ulteriore tempo alla Gran Bretagna per la Brexit. Milano ha terminato le contrattazioni in calo dell'1,38%, mentre anche lo spread e' salito in area 247,5 punti, dopo aver superato la soglia dei 250 punti nel corso della seduta. D'altra parte, secondo gli esperti, il calo odierno e' del tutto fisiologico, considerando il recupero degli indici da inizio anno: il Ftse Mib, nonostante l'odierna frenata, si attesta oltre il 15% al di sopra i livelli di inizio anno. Il deterioramento dell'economia europea all'orizzonte ha penalizzato soprattutto i titoli delle banche, venduti a piene mani a Piazza Affari.
Unicredit ha accusato la performance peggiore con un calo del 4,5%. A Milano si sono pero' distinte le azioni di Tenaris (+2,7%), dopo l'annuncio a sorpresa dell'acquisizione di Ipsco per 1,2 miliardi di dollari. Hanno chiuso in controtendenza anche le Enel (+0,97%) e le Hera (+1%). Per contro il taglio di giudizio di Hsbc su Saipem, ha fatto scivolare le quotazioni della societa' del 5%. Sul mercato valutario, l'euro e' piombato 1,1282 dollari, dopo che in prima battuta si era spinto sopra la soglia di 1,14 dollari (ieri a 1,1374). Il cambio euro/yen si e' inoltre indebolito a 123,89 (125,766), mentre il dollaro/yen e' scambiato a 109,78 (110,823). Per contro oggi e' in rimonta la sterlina, dopo che il Consiglio Europeo ha concesso alla Gran Bretagna due settimane, fino al 12 aprile, per approvare un nuovo accordo sulla Brexit. La divisa britannica e' scambiata a 0,8536 dollari (da 0,8677), mentre il cambio euro-sterlina vale 0,8537 (0,8677). In ribasso anche il petrolio: il wti, contratto con consegna a maggio, accusa una flessione del 2,57%, portandosi a 58,49 dollari al barile.
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