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Economia
Borse, Milano "maglia nera" nel mondo. La top 23 dei rendimenti

Piazza Affari e' la 'maglia nera' tra le principali 23 borse mondiali per rendimento medio annuo e per rendimento complessivo nell'ultimo decennio. E' quanto emerge dalla tradizionale pubblicazione 'Indici e dati' elaborata dall'Area studi di Mediobanca. Ebbene, Borsa Italiana, nel periodo che va dalla fine del 2005 all'11 ottobre scorso e' l'unica a ritrovarsi in territorio negativo tra i 'top23' mercati internazionali con un rendimento medio annuo pari al -6,5%, e questo nonostante il recupero pari al 62% realizzato da meta' 2012. Tradotto in termini di rendimento complessivo, significa che un investitore in questo arco di tempo ha perso piu' della meta' del proprio investimento (-51,7%).

Tra dicembre 2005 e l'ottobre 2016, sono stati i mercati emergenti ad aver registrato le migliori performance su questo fronte, con la Borsa indonesiana al vertice sia per rendimento medio annuo (+13%) sia per rendimento complessivo (+274%), che tradotto in moneta contante significa che per 1 euro investito a fine 2005 un investitore se ne ritrova in tasca 3,7. Alle spalle di Giacarta, il listino di Shanghai, con un incremento medio annuo di 12 punti percentuali, e un rendimento complessivo del 238,4% in poco piu' di 10 anni e mezzo.

Nelle posizioni alte della graduatoria anche Bombay (+7,9% medio annuo, 2,3 volte l'importo iniziale), Malesia (+5,6%, con valore finale 1,8 volte), Hong Kong (+5%, con un rendimento complessivo del 68,7%) e a seguire Messico (+4,5%), Singapore (4,2%) e Taiwan (4,2%) che all'11 ottobre scorso hanno maturato un rendimento complessivo pari a circa 1,6 volte l'investimento effettuato nel dicembre 2005.

Tra i mercati delle cosiddette economie mature, invece, Tokio risulta pressocche' in pareggio (-0,1% di rendimento medio annuo e -0,1 per quello complessivo), mentre il Nasdaq e' quella che ha garantito il rendimento medio annuo piu' elevato (+9%) con un rendimento complessivo del 153,8%. In evidenza anche Stoccolma (+4,7% medio annuo e +64,9% per quello complessivo), la Svizzera (rispettivamente +4% e +52,6%) e la Germania (+3,6% e +46,6% complessivo).


Borse: Mediobanca, da 2005 boom emergenti, Milano perde 'peso'


Mercati azionari delle economie emergenti alla riscossa negli ultimi dieci anni, sia in termini di capitalizzazione sia per numero di emittenti, e sia per incidenza sul totale complessivo mondiale. E' quanto emerge dalla tradizionale pubblicazione 'Indici e dati' elaborata dall'Area studi di Mediobanca. Tra la fine del 2005 e il settembre del 2016 la capitalizzazione delle borse delle economie emergenti e' passata da quasi 4 mila miliardi di euro a oltre 12,5 mila miliardi, in crescita del 224%, passando quindi da un'incidenza sul totale pari all'11,9 a fine 2015 al 23,6% al 30 settembre scorso.

I listini delle economie mature hanno invece aumentato nel periodo in esame la propria capitalizzazione da 29 mila miliardi a quasi 41 mila miliardi (+41,5%), con un'incidenza complessiva che si e' ridotta dall'88% di fine 2005 al 76,4% di settembre 2016.

Per quanto riguarda il numero delle societa' quotate, le borse dei mercati emergenti hanno incrementato il proprio numero del 18,2% (da 11.257 a 13.310), mentre il numero delle emittenti tra le borse delle economie mature si e' ridotto del 6,4% (da 17.238 a 16.127). In testa alla classifica dei top23 mercati mondiali si confermano gli Usa con il Nyse e il Nasdaq ai primi due posti: la loro capitalizzazione e' passata rispettivamente da 11,5 mila miliardi e da 3 mila miliardi di fine 2005 a 17 mila e 6,8 mila miliardi di fine settembre scorso, con un'incidenza sul totale globale pressocche' invariata in questo arco di tempo (e' pari a quasi il 44%).

Non se la passa bene Borsa Italiana, almeno sul fronte della capitalizzazione che dal 2005 a fine settembre 2016 si e' ridotta da 676 a 415 miliardi (-38,6%), riducendo il suo peso sul totale mondiale dal 2 allo 0,8% in poco meno di undici anni. Saldo positivo per Piazza Affari almeno per quanto riguarda il numero delle societa' quotate, passate da 277 a 307 (+10,8%).

Borsa: studio Mediobanca, titoli Btp battono azioni

Dal 1989 il rendimento del Btp batte i titoli azionari. E' quanto emerge dalla ricerca 'Indici e Dati' del centro studi R&Sdi Mediobanca. Un raffronto con i titoli di Stato a medio-lungo termine - e' evidenziato nella ricerca - dal 1989 vede tutti i maggiori titoli soccombenti. Quello meno distanziato dal rendimento dell'indice Mts Italia Btp (+8,4%) e' Intesa Sanpaolo (+6,8%), cui seguono Italcementi (+2,7%) e Mediobanca (+2,2%).

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