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Economia
Borse, Piazza Affari positiva dopo il voto. Ue mista sui rischi di recessione
Piazza Affari

Mercati, le Borse Ue temono la recessione. Lo spread sale a 237 punti 

La vittoria netta del centrodestra alle elezioni italiane infonde ottimismo ai mercati in quanto, come spiega l'economista Lorenzo Codogno, una maggioranza larga rappresenta un segno di stabilità. L'indice Ftse Mib dopo primi prezzi in calo dello 0,5% ha immediatamente invertito la tendenza passando in positivo e registrando un +0,5%. Piazza Affari fa meglio delle altre Borse europee, che sono comunuqe in cauto rialzo.

I riflettori sono puntati in avvio di settimana sull'esito delle elezioni politiche in Italia e sulle reazioni dei mercati e dello spread. Tutti i titoli del paniere guadagnano, a parte i petroliferi che cedono posizioni per il calo del prezzo del greggio, con Eni -0,8%, Saipem -0,2% e Tenaris -0,8%. Tim balza del 3,9%, Moncler +1,7%. Bene le banche con Intesa +1,3%, Bpm +1,7%, Bper +1,8%. Sale la tensione sul mercato obbligazionario, con lo spread che si allarga, dopo un avvio in calo, a 237 punti.

Il rendimento del decennale italiano sale al 4,48%, ai massimi dall'ottobre del 2013. Sul fronte valutario, il biglietto verde avanza ancora, crollano euro e sterlina. Minimo storico della valuta britannica sul dollaro, mentre l'euro e' sceso ai minimi da 22 anni poiche' le crescenti preoccupazioni per il peggioramento delle condizioni economiche in Europa hanno aumentato il rally dollaro-asset sicuro.

L'euro si stabilizza sotto la parita' col dollaro a 0,9696. Euro/yen in calo a 138,44, dollaro/yen in rialzo a 143,73. La sterlina e' scesa fino al 5% a un minimo storico di 1,0384 dollari, con i dubbi sulla stabilita' fiscale del Regno Unito in aumento dopo che il paese ha annunciato ampi tagli alle tasse di fronte a una recessione incombente. E alcuni analisti avvertono che la sterlina potrebbe persino scendere alla parita' con il biglietto verde. Gli investitori hanno iniziato a vendere sterline venerdi', dopo che il nuovo ministro delle finanze britannico, Kwasi Kwarteng, ha presentato un controverso piano di riduzione delle tasse per rilanciare l'economia in difficolta'. 

Il sorvegliato speciale resta lo spread, inteso come termometro del grado di affidabilita' di un paese nel ripagare il suo debito: il differenziale tra i titoli italiani e quelli tedeschi ha aperto in leggero calo rispetto alla chiusura di venerdi', a 229 punti, ma il tasso del rendimento del Btp viaggia sostenuto e avanza fino al 4,464% segnando un nuovo massimo dal 2013. Ad essere sotto pressione sono tutti i titoli di Stato dell'Eurozona, per la prospettiva di nuovi rialzi dei tassi di interesse da parte della Bce. 

In particolare su Tokyo pesa l'indice Pmi manifatturiero, sceso a settembre ai minimi da 20 anni. I future di Wall Street procedono negativi, mentre le Borse europee aprono miste: a Londra il Ftse100 segna un rialzo dello 0,32%, bene anche Amsterdam con un +0,40% mentre il Cac40 cede lo 0,12%. In calo anche l'Ibex di Madrid. In particolare Piazza Affari apre in calo dello 0.50%, per poi virare subito in positivo.  "L'esito elettorale è stato sostanzialmente in linea con le aspettative", spiegano gli analisti. Sul listino in calo i titoli dell'energia come Eni (-1,3%), Enel (-1,4%), debole anche Tenaris (-1,4%). In controtendenza Tim (+1,44%) e Finecobank (+2,6%). Fuori dal listino principale Mps non fa prezzo e segna un calo teorico del 33%.

A pagare le decisioni della scorsa settimana delle banche centrali di rialzare in modo consistente i tassi di interesse, occhi anche oggi su eventuali indicazioni di politica monetaria.

Si attende oggi al Parlamento europeo un'audizione della numero uno della Bce Christine Lagarde. In agenda in mattinata anche interventi pubblici da parte di altri esponenti di Francoforte, il vicepresidente Luis De Guindos a Madrid e il membro del Comitato esecutivo Fabio Panetta a un simposio della Deutsche Bundesbank.

Spread Btp-Bund in rialzo a 237 punti base, rispetto alla chiusura a 233 di venerdì pomeriggio. Nel giorno dopo il voto per le elezioni politiche, rileva la piattaforma Mts, i titoli di Stato italiani garantiscono in apertura un rendimento del 4,49%, contro il 2,12% dei Bund tedeschi. Dai titoli francesi il 2,69%, mentre le obbligazioni del Belgio assicurano il 2,73%

Le  Borse asiatiche sono sotto pressione nella prima seduta di scambi della settimana: a  Tokyo il Nikkei chiude segnando una perdita del 2,65%, mentre a Taiwan i mercati archiviano il lunedì in calo del 2,41%. Quando si avvia alla chiusura è in rosso anche il Kospi coreano, giù del 2,73%. Meno pesante il passivo a Shanghai dove la flessione, a mercati ancora aperti, è di poco più di mezzo punto, così come a Hong Kong a -0,35%. In controtendenza Shenzhen: +0,4%.

Sul valutario, la sterlina è scesa a nuovi minimi storici nei confronti del dollaro sotto quota 1,04 (fino a 1,0342), prima di recuperare in parte terreno a 1,0617 (da 1,1262 venerdì in chiusura). Pound anche ai minimi da quasi due anni a 0,9096 per un euro (da 0,8725): movimenti che hanno alimentato la speculazione su un possibile intervento di emergenza della Bank of England.

L'euro, da parte sua, ha aggiornato i minimi da 20 anni nei confronti del dollaro a 0,9551 e ora e' indicato a 0,9643 da 0,9724 venerdi' in chiusura. Euro/yen a 138,79 (da 139,18), dollaro/yen a 143,93 (da 142,14).

Sul fronte dell'energia, in calo il prezzo del petrolio: il future novembre sul Brent cede l'1,4% a 84,94 dollari al barile, il Wti novembre scivola dell'1,3% a 77,72 dollari. In calo del 4,3% a 177,5 euro per megawattora il prezzo del gas naturale sulla piattaforma Ttf di Amsterdam.

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