Borse travolte dal 'Russiagate'. Milano crolla a -2,31%. Ko energetici e lusso
Per quanto riguarda i finanziari, Intesa Sanpaolo -1,48%, Mediobanca -1,71%, Unicredit -4,27%, Generali -0,60%
Chiusura in forte calo per la Borsa di Milano, travolta piu' degli altri listini europei dalla 'tempesta politica' che arriva dagli Stati Uniti, dove un nuovo scandalo ha colpito il presidente Donald Trump, accusato di aver rivelato informazioni segrete alla Russia e di aver tentato di mettere fine a un'inchiesta dell'Fbi. Il Ftse Mib ha lasciato il 2,31% del proprio valore, attestandosi a quota 21.283 punti; All Share -2,34%. Sul listino principale, crollo di Fiat Chrysler, in perdita del 4,59% (9,6550 euro per azione) dopo che la Commissione europea ha avviato una procedura di infrazione nei confronti dell'Italia per il mancato adempimento, da parte del gruppo 'torinese', degli obblighi derivanti dalla normativa Ue in materia di omologazione dei veicoli.
Negativi anche gli altri titoli della scuderia Agnelli: CnhI -3,49%, Ferrari -2,22%, Exor -3,33%. Tra gli altri industriali, in netto calo anche Leonardo (-3,99%) all'indomani dell'assemblea che ha sancito l'uscita dell'Ad Moretti e l'arrivo di Profumo. Male anche gli energetici (Enel -1,15%, Eni -1,53%), con l'evidente eccezione di Saras (+2,14%) in scia ai conti. Nel lusso, Ferragamo -3,62% e Luxottica a -2,27%. Telecom ha perso l'1,86% chiudendo a 0,8975 euro; Mediaset -1,71%. Per quanto riguarda i finanziari, Intesa Sanpaolo -1,48%, Mediobanca -1,71%, Unicredit -4,27%, Generali -0,60%.