Btp, migliora la fiducia nell'Italia. Collocati tutti i 6,5 mld. Tassi giù
Il Tesoro ha collocato tutti i 6,5 miliardi di Btp a 3, 7 e 30 anni, con tassi in calo su i titoli a 3 e 7 anni
Arrivano segnali positivi dalla prima asta italiana sul medio e lungo termine del 2019. Considerata da molti osservatori come il primo banco di prova per il Tesoro in vista del rilevante stock di emissioni a medio/lungo termine che dovra' collocare sul mercato nei prossimi 12 mesi (circa 250 miliardi di euro), l'asta di oggi, scrive l'agenzia Radiocor-Il Sole 24 Ore, non solo ha fatto registrare un netto calo dei rendimenti ma anche un buon risultato in termini di domanda: a fronte dei 6,5 miliardi emessi le richieste hanno raggiunto i 9,8 miliardi.
E' da segnalare come non ci fossero scadenze di titoli a sostenere la domanda e che il collocamento e' caduto poco dopo un dato negativo sulle prospettive di crescita dell'Italia (la battuta d'arresto della produzione industriale a novembre). "In seguito alla pubblicazione dei risultati, lo spread BTp/Bund ha stretto di circa 4 punti base, dopo averne concesso un paio nell'ora prima dell'asta.
La 'full size' emessa, il rapporto tra domanda e offerta e i prezzi di emissione indicano un'ottima qualita' della domanda in asta", segnala Mps Capital Services nel suo commento. Tra i fattori di sostegno ci sono una opinione di mercato sull'Italia nettamente migliorata nelle ultime settimane e l'intonazione positiva sul mercato dei bond dopo le rassicurazioni della Fed sulle prossime mosse di politica monetaria negli Usa.
L'asta di oggi partiva da premesse non proprio incoraggianti, considerando l'intensa attivita' che ha caratterizzato il mercato primario europei negli ultimi giorni. Nei primi giorni del 2019 molti emittenti sovrani si sono sovrapposti sul mercato primario coprendo un range di scadenza che vanno dai nuovi benchmark decennali emessi da Irlanda e Portogallo fino alle riaperture dei OaT a 30 anni da parte del Tesoro francese e alla emissione, sempre a 30 anni, dell'Austria.
La pressione sul lato dell'offerta, tuttavia, non ha di fatto intaccato l'interesse per i BTp Italiani che, sulle scadenza a 3 e 7 anni, hanno registrato un discreto livello di overbidding (6 e 10 tick rispettivamente rispetto ai livelli del mercato secondario). Anche il BTp a 30 anni, per il quale ci si attendeva qualche concessione in asta, ha invece tenuto molto bene, collocandosi sui livelli del mercato secondario.
Alla base della buona performance dei BTp, segnala UniCredit c'è una opinione di mercato sull'Italia che "e' nettamente migliorata, con lo spread BTp/ Bund che ha brevemente toccato i minimi a 250 punti base per poi correggere l'attuale area 265-270 punti base". Anche oggi sul mercato secondario i BTp stanno sovraperformando molti titoli della zona euro e al momento lo spread BTp/Bund si attesta a 258 punti base (265 punti base in avvio) con un rendimento del BTp decennale benchmnark che viaggia intorno al 2,83% (dal 2,90% delle prime battute).
Restano per il momento sullo sfondo i fattori che potrebbero pesare sul piano di emissione predisposto dal Tesoro per il 2019 (come le incerte prospettive di crescita e le conseguenze sul rating italiano) che, secondo UniCredit, potrebbero tornare ad esercitare pressione sui BTp nel primo semestre dell'anno.
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