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Economia
Buccellati-Richemont, Pesenti ad Affari: "Prima entro in Clessidra"

di Andrea Deugeni
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@andreadeugeni

Closing dietro l'angolo per l'operazione Richemont-Buccellati all'interno della scuderia Clessidra? Mica tanto. Se la scorsa settimana, secondo i rumors, la firma per il deal sembrava imminente, ora i tempi potrebbero non essere così stretti. Anzi, per certi versi, le parole di Pesenti potrebbero addirittura sembrare una frenata.

"I PESENTI? I WALLENBERG ITALIANI"/ I Nel suo ritratto della trasformazione del business della famiglia, impegnati a cambiare da imprenditori nell'industria del cemento a investitori nel private equity, Bloomberg ha definito i Pesenti (famiglia bergamasca blasonata dell'imprenditoria made in Italy) "come i Wallenberg". Un riconoscimento prestigioso per la strategia di investimento dopo la vendita dell'azienda storica, Italcementi. Il paragone è di quelli importanti, infatti i Wallenberg sono la più importante dinastia del business e della finanza svedesi arrivati nel loro momento di massima gloria a controllare quasi un terzo dell'intero pil del loro Paese. Carlo Pesenti mira a fare di Italmobiliare una cassaforte in cui far confluire partecipazioni di minoranza nelle grandi società quotate europee e nordamericane. Investimenti capaci di portare dividendi stabili e molta liquidità, cui affiancare piccole compagnie dal grande potenziale di crescita.

"Mi faccia prima prendere in mano la gestione di Clessidra", dice infatti ad Affaritaliani.it Carlo Pesenti, consigliere delegato di Italcementi in uscita (a seguito della cessione del leader italiano del cemento al concorrente tedesco Heidelberg), interrogato sulla vendita della storica azienda dei gioielli made in Italy che in passato ha avuto fra i suoi clienti anche il poeta Gabriele D'Annunzio.

Fondata nel 1919, Buccellati, presente, oltre che in Italia, anche in numerosi mercati internazionali Stati Uniti, Francia e Regno Unito, era entrata a maggio 2013, dopo l'esperienza Simest, nel portafoglio marchi controllato da uno dei più prestigiosi fondi  italiani di private equity (ha all’attivo oltre due miliardi di capitali raccolti e investiti). Veicolo ora venduto dalla vedova del fondatore Claudio Sposito alla famiglia Pesenti che, attraverso la holding quotata Italmobiliare, può contare su oltre 2 miliardi di liquidità.

Secondo quanto riferito dalla Reuters, il colosso del lusso elvetico Compagnie Financière Richmenont avrebbe avviato trattative esclusive per l'acquisizione del gioielliere, un'operazione che avrebbe per oggetto il controllo della società (non è ancora chiaro se Clessidra venderà tutto il suo 67%) nel cui capitale è rimasta con una quota di minoranza la famiglia che ha continuato ad occuparsi della parte produttiva.

Le parole di Pesenti, che interrogato anche sul dossier Rcs ha sottolineato di "non essere assolutamente interessato", fanno intravedere che forse dopo le necessarie autorizzazioni al deal Italcementi-Heidelberg (manca l'ok dell'Antitrust americano) e all'ingresso di Italmobiliare in Clessidra (serve il via libera di Banca d'Italia), l'operazione Buccellati potrebbe richiedere più tempo di quanto prima presunto da coloro che stanno seguendo da vicino il dossier.

Anche se non è trapelato nulla sulla durata dell'esclusiva, l'orizzonte ipotizzato era quello dell'estate. Ora, anche se da Clessidra precisano che l'operatività del gruppo va avanti lo stesso e che quindi il closing potrebbe arrivare prima che la neo-proprietà prenda formalmente in mano le redini della Sgr, pare essere più ampio. 

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vendita di buccellati da parte di clessidra a richemontpesenti





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