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Economia
Cambiamenti climatici, in Hera il convegno sulle sfide del servizio idrico
Stefano Venier, amministratore delegato del Gruppo Hera, durante la sua relazione introduttiva al convegno sulle sfide del servizio idrico alla luce dei cambiamenti climatici.

Cambiamenti climatici, in Hera il convegno sulle sfide del servizio idrico. Le strategie da adottare al centro dei lavori

L’arida estate del 2017 potrebbe sembrare solo un ricordo, ma non è così: i cambiamenti climatici, con eventi siccitosi di entità e frequenza mai sperimentate prima, rappresentano ormai un trend consolidato, che utility e pubbliche amministrazioni sono chiamate a fronteggiare per assicurare la tutela della risorsa idrica e garantire qualità, continuità ed efficienza di un servizio essenziale a comunità e territori. Tanti, proprio per questo, gli argomenti al centro del convegno su cambiamenti climatici e servizio idrico, che si è tenuto oggi presso la sede bolognese del Gruppo Hera. Anche attraverso i contributi di istituzioni nazionali e locali, associazioni di categoria e centri di ricerca, enti regolatori e università, si è infatti parlato di strategie e soluzioni tese a mitigare l’impatto di tali cambiamenti sulla disponibilità di acqua, che anche i Paesi a economia avanzata non possono più dare per scontata, e sulle infrastrutture acquedottistiche, che con il progressivo inaridimento del suolo sono sempre più esposte a rotture e perdite di rete.

 

Cambiamenti climatici, in Hera il convegno sulle sfide del servizio idrico. Le parole di Stefano Venier, amministratore delegato di Hera

Il Gruppo Hera, intervenendo con il suo management, ha portato all’attenzione della platea la propria esperienza, illustrando strategie di contrasto ai fattori di rischio che hanno già dimostrato di poter garantire la continuità del servizio idrico anche a fronte di circostanze particolarmente critiche, nell’interesse dell’ambiente, di utenze domestiche cui viene costantemente assicurata un’acqua potabile di qualità, ma anche di tante attività economiche. L'ad Stefano Venier ha dedicato la sua relazione introduttiva all'esigenza di costruire un sistema idrico più resiliente in un contesto nel quale i cambiamenti climatici hanno creato incertezza. Venier ha sottolineato che Hera da 2 anni utilizza esclusivamente fonti di energia rinnovabile per le sue attività, come azione di mitigazione indiretta rispetto al fenomeno dei cambiamenti climatici. “Una città su 4 soffre di mancanza d'acqua, il 20% dei Paesi hanno problemi di accesso risorsa idrica. C'è anche un recente studio secondo il quale ogni grado in più di temperatura impatterà sul 7% della popolazione mondiale determinando un abbassamento della risorsa idrica del 20%” ha aggiunto Venier, notando che le vicende della scorsa estate dimostrano come il problema non sia distante dall'Italia: “abbiamo toccato con mano lo scorso anno, e per la prima volta assunto consapevolezza del fatto che la riduzione della piovosità coinvolge l'intero bacino del mediterraneo e non è più un tema esclusivo delle regioni del sud, se è vero che una parte significativa delle 10 regioni finite in emergenza idrica sono del centronord”.

 
Cambiamenti climatici, in Hera il convegno sulle sfide del servizio idrico. L'impegno di Hera

Confermato, quindi, l’impegno di Hera, che nell’idrico investe ogni anno circa 100 milioni di euro e che da tempo affronta il tema delle rotture con un ampio ventaglio di iniziative, dall’analisi geologica dei terreni alla ricerca di perdite condotta anche con tecnologie satellitari. D’altra parte, il convegno – arricchito anche dal punto di vista della Protezione Civile – ha rappresentato un’occasione importante per ribadire il ruolo fondamentale degli stessi utenti finali, chiamati a un uso consapevole e responsabile della risorsa. Il tutto, ovviamente, senza dimenticare le imprescindibili funzioni di indirizzo e controllo che fanno capo alle istituzioni e agli enti regolatori, cui spetta la definizione di cornici chiare entro le quali gli operatori possano pianificare e realizzare gli interventi più adeguati per il medio, lungo e lunghissimo periodo.

 

Cambiamenti climatici, in Hera il convegno sulle sfide del servizio idrico. Le conclusioni di Stefano Venier, Amministratore Delegato del Gruppo Hera

“Momenti di confronto come questo – commenta ancora Stefano Venier, Amministratore Delegato del Gruppo Hera – sono importanti per consolidare una cultura antiemergenziale, che a fronte di cambiamenti climatici assolutamente evidenti sappia mettere al centro la pianificazione e le condizioni strutturali che la sviluppano. Del resto – prosegue Venier – parlando di acqua parliamo del settore maggiormente colpito dal riscaldamento globale e dalla riduzione delle precipitazioni, come dimostrano la scarsità di acqua in numerose situazioni e, per l’appunto, il fenomeno delle rotture alle reti acquedottistiche causate dall’aridità dei terreni. Da questo punto di vista – conclude l’AD della multiutility – Hera intende proseguire con rinnovato slancio sulla strada dell’efficienza gestionale, continuando a coniugare investimenti, ricerca e innovazione per prevedere, analizzare e fronteggiare con largo anticipo gli scenari che ci attendono e lavorare per un uso efficiente di questa risorsa e la rigenerazione dei sistemi acquiferi.”

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