Carige, è ora di contare le banche per il salvataggio
Tra dieci giorni la verità sul bond da 320 milioni per salvare la banca ligure
Carige, è l'ora della conta sulle banche aderenti al piano di salvataggio. Tra una decina di giorni il salvataggio di Banca Carige riceverà luce verde. Venerdì 30 novembre infatti l’assemblea dello Schema Volontario del Fitd (Fondo interbancario di tutela dei depositi) sarà chiamata ad approvare l’intervento che metterà temporaneamente in sicurezza la cassa genovese.
Il veicolo dovrebbe infatti approvare la sottoscrizione del bond subordinato per 320 milioni che sarà convertito in capitale nell’ambito dell’aumento previsto per la prossima primavera. Per varare l’operazione servirà il voto favorevole della metà degli istituti consorziati al Fitd, che rappresentino almeno il 90% dei depositi protetti.
In ogni caso, scrive Milano Finanza, difficilmente eventuali passi indietro metteranno in discussione il salvataggio. A favore dell’operazione si sono espressi i vertici di Intesa Sanpaolo , Unicredit e Ubi Banca e, anche se lo statuto del Fitd richiede ampie maggioranze per varare gli interventi, c’è fiducia che gli altri istituti si allineino ai gruppi maggiori. Alla fine insomma dovrebbe prevalere la convenienza degli istituti per il minor onere, nonostante le banche sane siano sempre più irritate per le perdite dovute a difficoltà altrui.
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