Carige, ecco la norma per il salvataggio (quasi) pubblico. Rumors
Spunta un emendamento per garantire alla banca un tesoretto da 700 milioni
Carige, salvataggio pubblico in vista per Carige? Un emendamento al decreto Crescita che potrebbe rappresentare la salvezza per Banca Carige, sarebbe pronto dicono i rumors. Si tratta di una norma che potrebbe garantire all’istituto un tesoretto fino a 700 milioni immediatamente utilizzabile, se si trovasse una banca — piccola — con la quale impostare una fusione.
Secondo quanto riporta il Corriere della Sera l’emendamento prevede che le attività per imposte anticipate cioè quelle determinati da perdite passate, possano essere utilizzate tutte subito, anziché spalmate in dieci anni, in caso di un’aggregazione che dia vita a una banca con non oltre 30 miliardi. Tutto questo mentre al termine di una giornata complicata, come tanti ormai legate alla vicenda Carige, lo scenario sembra farsi meno cupo rispetto alla prime indicazioni.
Le voci secondo cui Carige sarebbe liquidata in caso di mancato accordo con un socio privato sono speculazioni per la Bce che, al contrario, auspica sempre che i commissari Fabio Innocenzi, Raffaele Lener e Pietro Modiano arrivino presto a definire un accordo con un nuovo partner dopo il fallimento delle trattative con BlackRock. Un portavoce della Bce ha smentito le voci di una possibile liquidazione.
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