Carney accantona il dollaro. Si lavora a una valuta “digitale” per sostituirlo - Affaritaliani.it

Economia

Carney accantona il dollaro. Si lavora a una valuta “digitale” per sostituirlo

Cambi: Carney, basta dollaro, serve nuovo sistema valutario globale

Il governatore della Banca d'Inghilterra, Mark Carney, lancia una proposta radicale per stravolgere il sistema finanziario globale e che potrebbe tradursi nella sostituzione del dollaro come valuta di riserva globale. A prendere il posto del biglietto verde potrebbe essere una valuta virtuale stile Libra. "L'elevata incertezza economica insieme al protezionismo potrebbero creare shock negativi che potrebbero non essere adeguatamente contrastati a causa dello spazio limitato di azione che sta esacerbando" le forze disinflazionistiche, dice Carney. Le banche centrali dovranno affrontare la situazione per come si presenta al momento ma "un'accettazione dello status quo" non sarebbe corretta per questo, aggiunge Carney, sono necessarie misure radicali.

Il Governatore della Banca d'Inghilterra, Mark Carney, ha affermato che la dipendenza del mondo dal dollaro Usa "non regge" piu' e deve essere sostituita da un nuovo sistema monetario e finanziario internazionale, basato su piu' valute globali. Secondo quanto riporta il Financial Times, Carney, che interverra' oggi al raduno annuale dei banchieri centrali di Jackson Hole, nel Wyhoming, ha chiesto al Fondo monetario internazionale di farsi carico di un nuovo sistema valutario internazionale, che garantisca le economie emergenti dai deflussi di capitali distruttivi in dollari e che rimuova la necessita' di costituire riserve in biglietti verdi. A piu' lungo termine, il Fmi, secondo Carney, potrebbe "cambiare le regole del gioco" costruendo un sistema multipolare. Una simile soluzione, sostiene, e' megliio che aspettare che il renminbi, la moneta cinese, sfidi il dollaro. Per questo, Carney suggerisce di focalizzare l'attenzione sulla creazione di una valuta elettronica globale che potrebbe fungere da "valuta egemonica sintetica... fornita... forse da rete di valute digitali della banca centrale".

Cio', aggiunge, potrebbe "limitare l'influenza dominante del dollaro Usa sul commercio globale", il che significa che gli choc statunitensi non si ripercuoterebbero in tutto il mondo come fanno ora. "Le carenze del sistema monetario e finanziario internazionale - sostiene Carney - sono diventate sempre piu' forti. Anche una vaga conoscenza della storia monetaria ci dice che la centralita' (del dollaro, ndr) non regge". Gli Stati Uniti rappresentano solo il 10% del commercio globale e il 15% del Pil globale, ma in compenso la meta' delle fatture commerciali e i due terzi delle emissione globale di titoli, spiega il governatore della BoE, avvengono in dollari. Di conseguenza, "mentre l'economia mondiale viene riordinata, il dollaro Usa mantiene la stessa importanza che aveva quando e' crollato Bretton Woods" nel 1971.

I movimenti del dollaro Usa sono quindi di fondamentale importanza per le altre economie anche se hanno pochi legami commerciali diretti con gli Stati Uniti. Cio' significa che i diversi Paesi sono costretti ad autoassicurarsi accumulando dollari per proteggersi da potenziali fughe di capitali, accumulando risparmi in frenando la crescita globale. A sua volta, dice ancora Carney, questo disfunzionale sistema monetario internazionale contribuisce a ridurre i tassi di interesse globali e ha amplificato le difficolta' che i banchieri centrali devono affrontare per fronteggiare le recessioni.