Caso Eni a Cipro, l'Ue: la Turchia eviti frizioni con gli Stati Unione
Il Ceo dell'Eni Claudio Descalzi: "Siamo sorpresi per il blocco della nave in acque di Cipro"
"La Turchia deve evitare ogni frizione che possa minacciare - o anche azioni dirette contro - uno stato membro dell'Ue che possano danneggiare le buone relazioni di vicinato". Lo ha detto una delle portavoce della Commissione europea rispondendo ad una domanda sul blocco della marina militare turca nel Mediterraneo orientale alla piattaforma dell'Eni Saipem 12000.
"Allo stesso tempo la Commissione sottolinea la necessita' di rispettare la sovranita' territoriale, marittima e aerea degli stati membri". La marina militare turca continua a impedire alla nave per prospezioni petrolifere in mare 'Saipem 12000' (piattaforma mobile) di raggiungere l'area di trivellazione nella Zona Economica Esclusiva di Cipro, nave che è ferma a circa 30 miglia (50 chilometri) dalla destinazione, al largo della costa meridionale dell'isola, dove la nave ha in programma attività di perforazione per conto di Eni.
Secondo Christodoulides, la marina turca sta impedendo anche ad altre imbarcazioni di avvicinarsi all'area, citando manovre militari. La notifica da parte di Ankara per simili operazioni nella zona scade il 22 febbraio ma per Nicosia questa viola il diritto internazionale. Cipro ed Eni, ha concluso, sono impegnati per assicurare che le trivellazioni procedano.
"Non ci aspettavamo che accadesse perche' siamo assolutamente molto dentro l'Economic zone di Cipro, dove abbiamo gia' perforato dei pozzi in analoghe condizioni e non ci e' successo assolutamente niente", ha commentato l'amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi, parlando dal Cairo a Rainews24 riguardo la nave bloccata.
"Probabilmente la tensione e' salita per altri motivi - ha osservato - e quindi la nave e' stata bloccata. Stiamo aspettando, so che e' un discorso che ci riguarda ma non direttamente con gli interventi, perche' e' un discorso fra Paesi: fra Cipro, la Turchia, l'Ue, l'Italia. Penso che stiano discutendo a quel livello. Noi aspettiamo. Chiaramente non possiamo aspettare per sempre. La sorpresa e' che siamo nelle acque di Cipro".