Economia
Caso Popolare Bari, Bankitalia: “Non obbligammo a comprare Tercas”

"Non è vero che la Banca d'Italia abbia costretto la Popolare di Bari a comprare Tercas". E' quanto afferma l'istituto centrale sottolineando che "le banche sono imprese e come tali sono trattate dalla Vigilanza, nel pieno rispetto della loro autonomia. Decisioni come quella di effettuare un’operazione di acquisizione", si legge in un lungo documento di 'domande e risposte' sulla crisi dell'istituto pugliese, "sono di esclusiva competenza e responsabilità degli organi di vertice delle banche".
"Nei casi di difficoltà di un intermediario, qualora non sia possibile effettuare una ricapitalizzazione sul mercato o non sussistano le condizioni per un’autonoma azione di rilancio", osserva Bankitalia, "è prassi delle autorità di vigilanza esplorare la possibilità di un acquisto da parte di altre banche, in quanto le operazioni di consolidamento possono creare sinergie e risparmi di costi, salvaguardando la continuità aziendale della banca in difficoltà e irrobustendo il sistema bancario".
Nel caso in questione, si legge ancora nel documento, "nell’estate del 2013 la vigilanza ricevette una manifestazione di interesse per Tercas da parte di un’altra banca, che poi rinunciò nell’ottobre 2013. Alla fine dello stesso mese venne considerata la manifestazione di interesse dei vertici della BpB, che poi decisero di realizzare l’operazione in base a una autonoma valutazione, negoziando e ottenendo dal fondo interbancario di tutela dei depositi il contributo ritenuto necessario per l’acquisizione. Quest’ultimo, inizialmente stimato in 280 milioni di euro, venne successivamente portato a 330 milioni in esito a una specifica due diligence e a una contrattazione tra la BpB e il Fitd".