Cdp a rischio paralisi. Via 12 consiglieri su 14. Rumors

Le date chiave per il rinnovo al vertice di Cassa depositi e prestiti sono il 28 e 29 giugno: il Ministero dell'Economia e le Fondazioni dovranno presentare le liste entro il 22 e per la Cdp, scrive il Sole 24 Ore, sara' un cambiamento pressoche' totale, aprendo il rischio che non ci sia piu' nessuno in Cda ad avere una memoria storica. Gli scranni, spiega il quotidiano, sono in tutto 14, di questi 9 sono per la gestione ordinaria e 5 per la gestione separata.

Dei 9, 6 sono di nomina Mef: il tema e' che lo spoil system in atto, ma anche i pensionamenti come quello di Maria Cannata, e la necessita' di reintegrare caselle come quella lasciata dall'ex direttore generale Vincenzo La Via, metteranno fuori dal Cda di Cdp la gran parte degli attuali dirigenti dell'Economia, tra cui Alessandro Rivera, direttore per banca e finanze.

Dai 6 in quota Mef, oltre a Cannata e Rivera, c'erano anche gli indipendenti, Stefano Micossi e Andrea Sironi, che si sono dimessi a maggio assieme ai rappresentanti di regioni e comuni nella gestione separata. I due nuovi esponenti di regioni e comuni sono stati nominati a maggio, ma sono neofiti anche loro (Davide Caparini e Antonio De Caro).

Poi c'e' il caso di Mario Nuzzo, uomo delle fondazioni in quota Mef con una carica, la vice presidenza, assegnata ad hoc per compensare il fatto che nel 2015 il Governo Renzi impose Costamagna alla presidenza: altra poltrona che verra' redistribuita in quota politica. I consiglieri espressi dalle fonazioni sono soggetti a rotazione; Alessandra Ruzzu potrebbe essere confermata, mentre lo scranno di Carla Ferrari potrebbe andare alla fdondazione Crt.