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Economia
Cementir, nei nove mesi ricavi in crescita, cassa netta oltre quota 45 mln

Cementir, risultato ante imposte in crescita del 60%

Il risultato ante imposte di Camentir nei primi nove mesi ha vissuto una crescita significativa del 60%, raggiungendo la cifra di 246,4 milioni di euro. Nella giornata di ieri, il consiglio di amministrazione dell'azienda multinazionale, specializzata nella fornitura di soluzioni innovative per il settore edilizio in oltre 80 nazioni, ha approvato i risultati consolidati al 30 settembre 2023. Questi dati rivelano un aumento dell'0,5% nei ricavi, portandoli a 1,295 miliardi di euro. Il margine operativo lordo ha segnato una crescita significativa del 36,9%, raggiungendo i 326,2 milioni di euro, grazie ai notevoli risultati ottenuti in tutte le regioni geografiche, ad eccezione degli Stati Uniti. Lo riporta Il Messaggero. 

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Il risultato operativo, calcolato in modo non-GAAP, considerando ammortamenti, svalutazioni e accantonamenti, è stato di 234,0 milioni di euro, registrando un aumento del 49,5% rispetto allo stesso periodo del 2022, con 87,1 milioni di euro stanziati (contro i 85,6 milioni dell'anno precedente). Al 30 settembre 2023, la cassa netta ha raggiunto i 45,5 milioni di euro, mostrando un miglioramento di 75,4 milioni di euro rispetto all'indebitamento finanziario netto di 29,9 milioni di euro registrato nello stesso periodo del 2022. Alla luce delle performance dei primi nove mesi dell'anno, la società ha rivisto al rialzo le proprie prospettive, stimando un margine operativo lordo per il 2023 di circa 380 milioni di euro, migliorato di oltre il 14% rispetto alla guidance fornita in luglio. Gli altri obiettivi, come il raggiungimento di un giro d'affari di 1,8 miliardi di euro entro la fine del 2023 e la posizione finanziaria netta positiva di oltre 200 milioni di euro, rimangono invariati.

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Nonostante una generale contrazione dei volumi di attività nelle principali regioni geografiche, ad eccezione della Turchia e della Cina, il rigoroso controllo dei profitti e dei costi di produzione, insieme alla riduzione dei costi energetici e delle materie prime, ha consentito di ottenere una notevole crescita del margine operativo lordo, del risultato operativo e del risultato ante imposte, come dichiarato da Francesco Caltagirone Jr., Presidente e Amministratore Delegato dell'azienda. Il patrimonio netto totale al 30 settembre 2023 è stato di 614,4 milioni di euro, rispetto ai 522,8 milioni di euro al 31 dicembre 2022 e ai 1,528,1 milioni di euro al 30 settembre 2022. Nel corso dei primi nove mesi del 2023, il gruppo ha investito complessivamente circa 101,5 milioni di euro, di cui circa 37,6 milioni sono stati destinati all'applicazione del principio contabile IFRS 16, rispetto ai 12 milioni di euro investiti nei primi nove mesi del 2022.

Per quanto riguarda il terzo trimestre del 2023, i volumi di vendita di cemento e clinker hanno raggiunto 2,8 milioni di tonnellate, mostrando un aumento del 11,5% rispetto allo stesso periodo del 2022, grazie alle performance positive in Turchia e Cina. I volumi di vendita di calcestruzzo, pari a 1,1 milioni di metri cubi, hanno subito una diminuzione del 7,4% a causa delle difficoltà nelle aree del Nordico, del Baltico e del Belgio, anche se in parte compensate dalla crescita dei volumi in Turchia. Per quanto riguarda il settore degli aggregati, i volumi di vendita sono stati pari a 2,3 milioni di tonnellate, con una riduzione dell'1,2%, evidenziando una crescita in Turchia e Danimarca, ma un calo in Belgio e Svezia.

I ricavi delle vendite e delle prestazioni nel terzo trimestre sono stati di 420,7 milioni di euro, in calo del 7,1% rispetto ai 452,8 milioni del terzo trimestre del 2022, principalmente a causa della debolezza delle principali valute rispetto all'euro. I costi operativi sono stati di 320,9 milioni di euro, registrando una diminuzione del 12,1% rispetto ai 365,2 milioni del terzo trimestre 2022. Questa riduzione è stata influenzata in parte dalla diminuzione dei costi di produzione e dei costi di trasporto, nonché dalla generale contenimento dei restanti costi operativi. Il margine operativo lordo è stato di 118,7 milioni di euro, segnando un aumento del 20,4% rispetto al terzo trimestre 2022, che ha incluso proventi non ricorrenti netti di circa 6,0 milioni di euro, principalmente derivanti da plusvalenze legate a cessioni di terreni e macchinari. Il risultato operativo ha raggiunto i 90,4 milioni di euro, superando i 69,7 milioni del terzo trimestre 2022.

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